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Il Livorno a Grosseto, è tempo di storia: esodo dei tifosi amaranto. Le scelte di Indiani

di Alessandro Lazzerini
Il Livorno a Grosseto, è tempo di storia: esodo dei tifosi amaranto. Le scelte di Indiani

Gli amaranto cercano lo strappo definitivo nel derby col Grosseto esodo di tifosi: sono 1.200 quelli pronti ad accendere lo Zecchini

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LIVORNO. L’attesa è finita, è il giorno del big match. Derby, non paragonabile ad altri, ma comunque sfida sentita dalle due tifoserie. Scontro diretto, un match point per il Livorno per togliere definitivamente il Grosseto dalla lotta per la promozione in Serie C. Una partita dal sapore di categoria superiore, per contesto, valore dei giocatori in campo e presenze sugli spalti. Allo stadio Zecchini, ancora una volta, il Livorno non sarà solo, anzi.

A sostenerlo ci sarà un popolo intero, pronto a scendere in Maremma con la voglia di vivere una domenica da sogno: numeri da capogiro, specie in questa categoria.

Le scelte

Mister Indiani ha dimostrato nel corso del campionato di essere tutto meno che banale. Ogni settimana il tecnico amaranto sforna formazioni nuovi, assetti studiati in base all’avversario, giocatori ripescati anche dalla tribuna se visti in ottima condizione in settimana. Stavolta, però, nel big match servono certezze e anche il Mago di Certaldo vuole andare sul sicuro. La prima novità riguarda il modulo: si torna alla difesa a tre dopo la doppia sbandata nel primo tempo con la Fezzanese. Sugli undici uomini iniziali qualche dubbio, ma anche e soprattutto tante sicurezze. In porta torna l’esperienza di Cardelli, mentre nel terzetto difensivo la novità potrebbe essere Fancelli, utile con la sua rapidità a contrastare i veloci esterni biancorossi. Insieme a lui i pilastri Brenna e Risaliti. Sulle fasce i due prodotti labronici Parente e Marinari, mentre in mezzo al campo c’è il rientro di Bellini al fianco di Hamlili. Davanti il punto di riferimento è chiaramente Simone Rossetti, mentre alle sue spalle ci sono Regoli e Russo, pronti a imbeccare il bomber oppure anche a cercare soluzioni personali.

L’unica assenza è Capparella, visto anche il rientro di Calvosa, mentre resta da capire se l’ultimo arrivato Niccolò Gucci possa andare subito in panchina ed essere una risorsa nella ripresa. Di sicuro come “dodicesimo uomo”, c’è Dionisi.

L’avversario

Le otto vittorie consecutive tra novembre e dicembre avevano riportato il Grosseto a due passi dal Livorno. Con l’inizio dell’anno nuovo però il Grifone ha avuto un paio di stop: la sconfitta a Orvieto e il pari interno col Seravezza. Nell’ultima giornata, invece, è tornato il sorriso con il blitz di Poggibonsi. La squadra, rispetto all’andata, è diretta da Gigi Consonni, grossetano d’adozione e in campo in quel discusso spareggio playoff del 2009. Il tecnico unionista dovrà fare a meno di bomber Marzierli, squalificato, e di Cretella, fuori per un infortunio alla spalla. Torna tra i convocati invece il difensore Possenti. Di solito il Grosseto gioca con il 4-2-3-1.

In mezzo al campo il duo Sabelli-Caponi, mentre dietro a guidare la retroguardia ci sarà l’esperto Dierna. Probabile Sacchini come trequartista e il trio d’attacco Benucci (di punta), Riccobono e Addiego Mobilio. Senza una prima punta di ruolo il tridente biancorosso proverà a non dare riferimenti alla difesa amaranto e giocare in ripartenza. Tutte situazioni che Indiani ha studiato con attenzione in settimana.

Quanta passione

Un fiume di gente. Un fiume amaranto per spingere Luci e compagni verso la vittoria.

Quattro pullman organizzati dai club, centinaia di auto e pulmini già organizzati. Sarà un vero e proprio esodo, visto che ieri sera, alla chiusura della biglietteria per il settore ospiti, erano oltre 1200 i biglietti venduti ai livornesi. Si tratta della trasferta più partecipata dalla ripartenza dell’agosto 2021. Un chiaro segnale da parte del popolo labronico. Per appartenenza e passione. Per voglia di vincere. Mandare il Grosseto a -13 e iniziare a sentire l’odore della Serie C. 


 

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