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Calcio: Serie D

Livorno, e ora che succede? L'esonero di Fossati e un futuro incerto per il calcio della città

di Alessandro Bernini

	In alto Fossati ed Esciua; sotto la Curva Nord
In alto Fossati ed Esciua; sotto la Curva Nord

Gli scenari dopo la cacciata del tecnico che a sua volta era subentrato a Favarin

08 aprile 2024
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Quattro giornate alla fine, una promozione in Serie C ormai sfumata e un grosso punto interrogativo sul futuro. Non sono giorni facili per l’Us Livorno, che nella giornata di lunedì 8 aprile ha esonerato il tecnico Fabio Fossati, che era subentrato a sua volta a Giancarlo Favarin, affidando la squadra all’allenatore della Juniores, Niccolò Pascali.  Ma cosa può succedere adesso?

Le mosse di Esciua

Dando per scontato che ci sarà di nuovo da ripartire dalla D, bisogna capire cosa farà l’attuale presidente Joel Esciua. Lui ha più volte ripetuto che resterà al timone del Livorno e che il prossimo anno non ripeterà gli errori commessi in questa stagione. Ma è anche vero che il vento contrario a Esciua soffia abbastanza forte.

Nervi tesi

I rapporti con la Curva Nord sono rotti in modo netto, anche col resto della tifoseria non è mai sbocciato l’amore (anche qualche club starebbe per “sbottare”), pure i rapporti con amministrazione e sindaco non sono più idilliaci come a inizio avventura.  Senza contare che due bandiere come Protti e Lucarelli hanno preso le distanze e in questa stagione non si sono mai presentati allo stadio. 

Ripartenza difficile

Insomma, anche ripartire non sarà semplicissimo. Tra l’altro non esiste neanche una base di squadra che possa fare da fondamenta per il futuro, visto che i confermati possono essere 2-3 al massimo (a esagerare…). E non c’è un allenatore,  perché oggi alla guida della prima squadra c’è un tecnico arrivato in estate per gli Juniores, che chiaramente non può rappresentare una opzione per il prossimo campionato. 

Una sola possibilità
Esciua ha probabilmente una sola possibilità, se davvero non ha intenzione di cedere: iniziare oggi (e non domani) a costruire il nuovo Livorno, a partire dalle figure più importanti ovvero allenatore e direttore sportivo.  Fermo restando che, se non ricuce i rapporti con la città, la strada resta comunque in salita.

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