Il Tirreno

GAVORRANO. «Ho visto una squadra che gioca con livornesità. Ho visto grinta, energia e voglia di vincere. Ci sono tanti passi avanti ancora da fare, ma i ragazzi mi sono piaciuti ed è stata una vittoria meritata. Ora ai playoff ce la giochiamo. Forza Livorno». Sorriso raggiante e il “pugnetto” chiuso come fanno i tennisti quando sanno di aver portato a casa un quindici importante, Joel Esciua ha bagnato al meglio il proprio esordio da presidente del Livorno e non può che essere soddisfatto di aver visto una delle migliori prove in tutta la stagione degli amaranto. Ora ci sarà la Pianese, per la semifinale playoff, con il Livorno che dovrà vincere a Piancastagnaio per arrivare all’atto finale.

Dominio in mediana

Guardando la partita, il primo dettaglio che è saltato all’occhio è stata la predominanza amaranto in mezzo al campo. Al di là delle prestazioni dei singoli, il Livorno ha sempre avuto il pallino del gioco in mano e va dato merito anche a Collacchioni di aver schierato un centrocampo folto (Luci, Pecchia, Greselin, Bruzzo) con i vari interpreti che si sono scambiati posizione senza mai dare punti di riferimenti agli avversari. Il Livorno ha palleggiato e trovato con frequenza gli spazi per far male in zona offensiva.

In questa ottica sicuramente ha aiutato il gol in avvio di Giuliani che ha messo subito la sfida sui binari migliori. Al 2’, infatti, il mancino di Sarzana ha dipinto su punizione una parabola perfetta, finita alle spalle dell’incolpevole Blundo. Veramente un gol d’autore per il numero 17.

Occasioni al vento

Non soffrisse non sarebbe il Livorno. Questa ormai è una legge che la maglia amaranto si porta dietro da una vita e che anche a Gavorrano si è ripresentata puntale. La truppa di Collacchioni ha avuto almeno cinque occasioni nitide da gol, ma la mira sotto porta si è confermato il tallone d’Achille di questa squadra. Al 60’ Bruzzo ha colpito di testa a botta sicura, ma Diana ha salvato sulla linea a portiere battuto. Al 64’ Greselin a tu per tu con Blundo si è fatto murare la conclusione, prima che Bamba al 77’ sparasse fuori da due passi a porta vuota. Ancora due minuti e stavolta ci ha pensato l’ex portiere della Pls a compiere un miracolo con il piede sul destro di Zanolla. Una vastità incredibile di occasionissime mancate che ha portato il Livorno a vivere i minuti finali con il cuore in gola. In pieno recupero, infatti, il Gavorrano ha colpito un palo in mischia con la palla che è danzata sulla linea di porta prima che Lorenzoni la sparasse lontana e Bamba si involasse verso la porta avversaria per fare lo 0-2. Proteste dei padroni di casa. Finita? Macchè. Il gol di Marcheggiani al 96’ ha regalato altri trenta secondi di sofferenza.

Verso i playoff

Al di là delle occasioni mancate, le parole di Esciua non fanno una grinza. Il Livorno al Malverisini-Matteini ha mostrato un’altra faccia, un’altra compattezza, ma soprattutto una personalità diversa rispetto a quella vista in gran parte del campionato. La squadra non ha aspettato che fossero gli altri a fare gioco, ma da subito ha comandato le operazioni con consapevolezza e ordine. Le opportunità avute sono state frutto di trame insistite e create con raziocinio, non certo casuali.

Ormai è tardi, potrebbe dire qualcuno e sarebbe difficile dargli torto, ma il Livorno si è conquistato con merito questi playoff e a questo punto l’obiettivo deve essere la vittoria. Il primo treno passa da Piancastagnaio, dove gli amaranto domenica pomeriggio affronteranno la Pianese seconda classificata (l’altra semifinale è Poggibonsi-Gavorrano). In campionato finì 3-0 per i bianconeri, ma questa volta è lecito aspettarsi un altro Livorno. Magari quello di Gavorrano, che in questo campionato di punti ne avrebbe persi pochi. l