Derby Libertas-Pielle, è polemica sul caro-biglietti. Ma la curva “ospite” è già esaurita
Rispetto all’andata i padroni di casa hanno alzato i costi in quasi tutti i settori. Questo non fermerà il terzo sold out al PalaModì: già strappati 4.000 tagliandi
LIVORNO. Il mondo è fatto di tantissimi pensieri e altrettante opinioni, per fortuna. Ma è pure regolato da alcune realtà oggettive, ad esempio i prezzi dei biglietti per il derby di ritorno tra Libertas e Pielle: rispetto al match di andata (8 dicembre) , quando a gestire l’evento fu la Unicusano , la spesa per godersi la stracittadina del 5 aprile è aumentata in tutti i settori, ad eccezione delle curve (Sud e Nord, 12 euro).
Per le tribune (lato e fronte panchine) si dovrà tirar fuori dal portafoglio 18 euro (al netto di commissioni e prevendita) , anziché 15. Ma è nelle poltroncine rosse del Parterre che i prezzi hanno subito aumenti di almeno il 40%, se non addirittura del 150%.
Nel giorno dell’Immacolata, per assistere alla sfida da bordo campo, servivano 18 euro per l’intero e 15 per il ridotto (Under 25, Over 65 e abbonati Us Livorno 1915) . Il 5 aprile, invece, la scala partirà da un minimo di 30 euro (Parterre lato curva Nord) , 40 per il retro panchine e addirittura 50 fronte panchine (molto simile alla cifra richiesta per la nazionale, in occasione della gara tra Italia e Ucraina di qualificazione ai Mondiali).
Differenziazione, dicevamo, anche per curve e tribune e ogni singolo posto numerato, mentre a dicembre la Pielle decise di togliere la numerazione pareggiando il costo di ogni settore e anello alla quota di 12 euro per l’intero, 9 per il ridotto e 1 per gli under 12.
Molto più articolata l’offerta della Libertas del presidente Consigli, che ha deciso di scindere tra 1°/2° anello e 3° anello: under 12 e under 18 (il ridotto della Pielle è Under 25) spenderanno rispettivamente 1 e 10 euro in ogni settore, gli adulti 18 euro nel 1°/2° anello (6 euro in più sull’andata) e 15 nel 3° anello (3 euro in più) , sempre al netto di commissioni e prevendita.
Tutto ciò, premesso che ognuno a “casa sua” fa ciò che vuole e che il mondo è fatto di tantissimi, diversi, pensieri e altrettante opinioni. Ma è pure regolato da alcune realtà oggettive. Detto questo l’aumento dei prezzi ha generato polemiche, soprattutto sul versante biancoblù. Con risposte a tono dei rivali che difendono la scelta.
Veniamo ai primissimi dati: giovedì 8 marzo la vendita è partita a razzo ed esclusivamente presso la concessionaria Scotti, partner della Libertas, con 624 ticket staccati nel giro di quattro ore, mentre da venerdì la macchina organizzativa si è spostata nella sede di via Borra, sul circuito Vivaticket e nelle ricevitorie convenzionate. E il ritmo, come da previsioni, è aumentato in maniera vertiginosa: alle 20 di venerdì 10 marzo si contavano circa 1500 biglietti venduti, con la curva Sud – la casa dei tifosi della Pielle – già esaurita. E ieri si è superata quota 4.000. Che il derby, sull’onda dell’andata e considerata pure la classifica (livornesi appaiate in cima) , fosse un evento a rischio sold out c’era da aspettarselo. Era, invece, meno prevedibile immaginarsi questa “corsa al biglietto” nata già nelle prime 12/16 ore di prevendita, con ancora tre importantissime battaglie che dividono le due squadre dalla madre di tutte le partite.
Da domani la vendita “fisica” riprenderà in via Borra nei giorni di lunedì/mercoledì (9, 30/12, 30) e venerdì (17/20). Il 14 marzo alla pasticceria Gonnelli (ex Deliziosa) in piazza Attias (17-20) e il giorno successivo al corner Bistrot (18-20) e di pari passo nella sede piellina della palestra Cecioni proseguirà quella per il big match del 19 marzo, al Pala Macchia, contro la Legnano dell’ex Drocker. Nel frattempo, il derby dei social è già andato al “supplementare”. Non si fa altro che scrivere di Libertas e Pielle, prendersi in giro ed esprimere critiche e opinioni. Un derby online che negli anni’80 non poteva esistere e che oggi, invece, accompagnerà un’intera città verso la palla a due del 5 aprile (ore 20,30).