Il Tirreno

Livorno

Il lutto

Livorno piange l’ex consigliere comunale Rocco Martorano

di Stefano Taglione

	Rocco Martorano
Rocco Martorano

Aveva 82 anni: il funerale alle 15 dell’8 dicembre nella chiesa di Santa Maria del Soccorso. Innumerevoli i ricordi

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LIVORNO. Sapeva essere unico. «Rocco? Era semplicemente Rocco. Grazie alla sua verve non aveva eguali». Era stimato e benvoluto a tutti, anche da chi in politica non la pensava come lui.

È lutto in tutta la città per la scomparsa di Rocco Martorano, morto dopo una malattia alle 5 di mattina di domenica 7 dicembre nella sua casa di viale Petrarca, circondato dall’affetto dei familiari. In città è stato fra gli esponenti di punta della Dc, la Democrazia cristiana, poi negli anni Duemila ha militato in Forza Italia, iscrivendosi infine alla Margherita. In consiglio comunale, fra le fila dell’opposizione, è stato eletto quando i sindaci erano Gianfranco Lamberti e Alessandro Cosimi. «Rocco era prima di tutto un uomo buono. Non accettava quelli che gli parlavano con fare dottorale – spiega proprio quest’ultimo, medico e primo cittadino a Livorno fino al 2014 – ma era il primo ad accettare di scherzare anche su se stesso. In secundis, Rocco era un uomo leale, da lui potevi aspettarti una critica, anche severa, ma mai un voltafaccia scorretto. In ultimo, quando dismetteva i panni del goliardo, era uomo intelligente e colto. Un abbraccio ai suoi ragazzi e ai suoi cari, in ricordo di una bella amicizia, nata nella stima reciproca».

Martorano è stato poi il numero uno della Liri, la società che negli anni Duemila gestiva anche le farmacie comunali. «Troppo dolore, non ho parole», dice il fratello Vincenzo in lacrime. «Era un politico d’altri tempi, con una vena di grande ironia, che lo ha reso un personaggio unico nel suo genere. Era un uomo senza schemi, aveva un intuito e un’esperienza politica importante, un amico per me, anche se negli ultimi tempi non occupandomi più di politica lo avevo un po’ perso di vista. Una persona che arricchiva il panorama livornese», spiega l’ex parlamentare Marida Bolognesi, presidente della Svs. «Era molto bravo in politica e non solo – prosegue Bolognesi – e nel suo essere un po’ fuori dagli schemi ha rappresentato l’unicità. La sua era una grande sagacia democristiana».

«Ci conoscevamo da oltre mezzo secolo. È stato un protagonista del consiglio comunale, sempre corretto, ha svolto per anni il ruolo di opposizione con intelligenza, ma con grande disponibilità umana», le parole dell’ex vicesindaco Massimo Bianchi. «Di spirito era rimasto un ragazzo, sempre pronto alla battuta anche recentemente quando i problemi di salute avanzavano. Mai perso di vista negli ultimi 30 anni», le parole dell’ex presidente del consiglio comunale, Enrico Bianchi.

Anche il sindaco Luca Salvetti ha espresso il suo cordoglio a nome dell’amministrazione e della città. Il primo cittadino lo ricorda «come politico appassionato, sia come presidente delle farmacie comunali, negli anni Duemila». «Ai familiari giunga la più sentita vicinanza della città intera».

«Mi ha raggiunto la triste notizia della morte di Rocco Martorano. Rocco passò nelle file della Margherita sotto la mia segreteria – ricorda Davide Cecio, ex presidente del consiglio comunale – e condividemmo un piccolo pezzo di strada insieme. Per molti è stato un personaggio controverso, per me è stato soprattutto un amico leale e onesto. Il nostro tempo insieme io lo ricordo sempre con un sorriso, era una persona con cui passavo volentieri il mio tempo e amavo farmi raccontare da lui i tempi della goliardia universitaria e vecchi aneddoti della Dc. Rimarrò col rimpianto di non essere riuscito a salutarlo a settembre, gli avrei voluto presentare Francesco, a “Michi Marto” e alla sua famiglia le mie più sentite condoglianze». «Ricordo di lui le sue doti di politico di lungo corso, la conoscenza della vita politica cittadina, ma la cosa che lo rendeva unico era la sua simpatia e la battuta sempre pronta. Rocco aveva un umorismo unico, uno spirito guascone unito ad una grande bontà d’animo», sottolinea Maurizio Zingoni. «Era una persona brillante e straordinaria», le parole invece della nipote Federica.

Il funerale, a cura delle onoranze funebri della Svs, si terrà alle 15 dell’8 dicembre nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, in piazza della Vittoria. La camera ardente è invece stata allestita da domenica 7 nelle salette del commiato fuori dal cimitero dei Lupi, dove Rocco resterà fino al giorno dell’Immacolata

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