Il Tirreno

Livorno
Lutto

Livorno, è morto Giuseppe Giannelli: addio allo storico primario

di Stefano Taglione

	Giuseppe Giannelli 
Giuseppe Giannelli 

Il ricordo del figlio Alessio: «Ricordo bene il giorno in cui ha coronato il sogno della sua vita»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Ha lavorato in ospedale per 42 anni, venendo assunto pochi mesi dopo essersi laureato all’Università di Pisa. «A quel tempo – racconta il figlio – le conoscenze mediche erano molto limitate rispetto ad oggi, ad esempio non c’era ancora la cognizione della struttura a elica del Dna».

La tragica notizia

Livorno perde il dottor Giuseppe Giannelli, 89 anni e dal ’91 al 2003 – l’anno della pensione – primario di medicina generale e dal 2008 al 2009 presidente del Rotary club labronico, che ha poi lasciato. Il dottore, come riportano le cronache del Tirreno dell’epoca, era fra i sostenitori della delocalizzazione dell’ospedale da viale Vittorio Alfieri, contrario quindi alla riqualificazione e al progetto attuale approvato dalla Regione. «Riteneva che lo spostamento fuori dal centro fosse la migliore decisione possibile – le parole del figlio Alessio – e io, che vivo a Treviso, ne ho piena contezza nella mia città: è così, è fuori. Lui pensava che allontanarsi dal centro, per una struttura sanitaria così grande, fosse meglio, potendo usufruire di maggiori spazi».

I ricordi del figlio Alessio

Alessio, che ha deciso di intraprendere studi diversi rispetto a quelli di suo padre, ha bellissimi ricordi di lui. «Vivo da 22 anni fuori da Livorno – premette – quindi rispetto a mia sorella Chiara l’ho visto meno in questo periodo. Ogni volta che tornava, in lui, notando cambiamenti molto marcati. Quando ero piccolo, e ad esempio mi ero rotto un braccio o delle dita (è successo ben quattro volte) al pronto soccorso, o comunque quando venivo curato in reparto, notavo la grande considerazione che i colleghi medici nutrivano verso mio padre. Da bambino sono cose a cui fai caso, io lo ricordo. Nel ’91, quando io avevo 15 anni, ha coronato il sogno della sua vita: diventare primario».

Medicina generale e il rapporto con i pazienti

Medicina generale il suo reparto: quello dove ha lavorato per 43 anni, al quinto padiglione, e lo stesso dove poi, fino al 2003, è stato direttore. «Il suo pensionamento – prosegue il figlio – ha coinciso con un cambiamento nel panorama sanitario che lui non ha mai condiviso, ossia il passaggio per motivi economici, che io comprendo ma che non condivido, del paziente a “utente clientelizzato”. Parlo dell’aziendalizzazione della sanità, qualcosa che lui non ha mai concepito. Mio padre in ospedale ha sempre mirato a fare del bene, si impegnava tantissimo per i pazienti ed è per questo che mi fa molto piacere che venga ricordato in questo modo». «I colleghi lo portavano in un palmo di mano – prosegue Alessio – ed era tenuto veramente in grande considerazione. Per me, ma è chiaro che come figlio potrei avere un’idea distorta, è stata una persona fantastica. Da piccolo notavo un genitore conosciuto da tutti, amato e benvoluto. Me lo ricordo benissimo e non me ne accorgevo solamente quando, per motivi di salute, sono andato in ospedale».

Primo piano
La ricostruzione

Grosseto, Matteo è morto a 29 anni giocando a calcetto: il tonfo, le urla e un figlio che non vedrà mai – L’attimo fatale davanti agli amici

di Matteo Scardigli

Il personaggio

Marzia, la pasticcera toscana di Bake Off: è arrivata in tv dopo la malattia – «Ero bloccata a letto, ai fornelli sono rinata»

di Cecilia Morello

Le indagini

In Toscana il lato oscuro della grande moda: i nomi dell’inchiesta, la “pausa panino” e i macchinari insicuri

di Paolo Nencioni

La denuncia

Test del carrello, altro caso in Toscana: sospesa cassiera Pam con 36 anni di esperienza – Cosa è successo

di Redazione web

L’indagine

Prato, violenza sessuale nello studio medico: arrestato il marito della titolare

di Paolo Nencioni