Il Tirreno

Livorno

Sos criminalità

Livorno è seconda in Italia per spaccio di droga: è record – 71 denunce ogni 100mila abitanti

di Stefano Taglione
Livorno è seconda in Italia per spaccio di droga: è record – 71 denunce ogni 100mila abitanti

Nella classifica annuale de Il Sole 24 Ore è il dato che più di tutti inquieta: in generale nono posto dello Stivale con 15.872 reati segnalati alle forze dell’ordine in un anno (il 2024)

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Siamo la seconda provincia d’Italia per spaccio di droga. È quanto emerge dal tradizionale “Indice della criminalità”, la statistica del Il Sole 24 Ore sui dati forniti dal ministero dell’Interno che si basa sulle denunce presentate alle forze dell’ordine nel corso del 2024. Il dato che balza all’occhio, più degli altri, è relativo alla vendita degli stupefacenti: Livorno, con 71 illeciti segnalati ogni centomila abitanti e quindi 231 in tutto, è medaglia d’argento in Italia, mentre nel 2023 con 58,3 era poco più sotto, al quinto posto. Nel complesso il nostro territorio scala una posizione rispetto al 2024, nona anziché decima dello Stivale, con 4.877,2 denunce ogni centomila abitanti, 15.872 in tutto, circa 400 in più rispetto all’annualità precedente. Al primo posto nazionale c’è Milano, davanti a Firenze e Roma. Livorno è terza in Toscana, dietro il capoluogo e Prato.

I furti dei motorini

Curiosità: quest’anno nel report del primo quotidiano economico italiano non compaiono i furti dei motorini, in cui la nostra provincia – di fatto però la nostra città – primeggiava nei raid di cinquantini e motocicli, Honda Sh in particolare, i più acquistati e diffusi sul territorio. Quest’anno non potremo confrontare il dato con quello dell’anno scorso, visto che non viene più elaborato. Complessivamente, a livello di furti generali, la nostra provincia è undicesima – 2.072,9 raid ogni centomila abitanti, 6.746 in tutto – quando l’anno prima era dodicesima, quindi una posizione più in basso, con 6.288 denunce. Il dato, quindi, è purtroppo aumentato. Eravamo terzi per sparizioni di motocicli, quindi per i ciclomotori (i cinquantini).

Gli altri dati

Livorno entra nel poco edificante podio delle lesioni dolose, terza in Italia, quando prima era quarta: 575 denunce in tutto, 176,7 ogni centomila abitanti. Prima erano 509, un po’ meno. Siamo poi noni per querele per estorsioni (prima eravamo terzi, 88 denunce contro le 98 del 2023), dodicesimi per i danneggiamenti (1.822 in tutto, 1.673 nel periodo precedente), mentre siamo nella parte più nobile della classifica per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile, incendi, contrabbando e usura.

Come funziona la classifica

La classifica, chiaramente, si basa sulle denunce presentate in questura, commissariati, caserme e procure. Si tratta di un dato oggettivo grazie al quale, parametrando la quantità di querele agli abitanti, si può confrontare ogni territorio d’Italia. Ovviamente se un reato viene consumato, ma non viene denunciato, in questa statistica non potrà comparire. In generale le metropoli spiccano, non a caso in testa alla graduatoria c’è Milano. La classifica risente anche delle indagini: un anno fa, a Livorno, si è indagato a lungo sullo spaccio di droga e quindi il dato delle denunce risente anche di questo, della priorità che spesso gli inquirenti danno alle proprie attività investigative. Va da sé che se le inchieste sulla droga, sono la priorità il problema esiste. E a Livorno lo sappiamo bene, vista anche la maxi-operazione dei carabinieri dell’agosto in piazza Garibaldi, con decine di indagati, che però nella statistica de Il Sole 24 Ore entrerà (e con prepotenza) l’anno prossimo.

In Primo Piano

Lavoro

Aumenti in busta paga e settimana corta: le novità per i dipendenti comunali

di Redazione web
La classifica