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Il lutto

Livorno, addio a Claudio Caprini: l'ex portuale che ha combattuto tutta la vita per chi lavora


	Claudio Caprini
Claudio Caprini

Lascia la moglie Nicla e due figli

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LIVORNO. La sua passione per la politica era tale da renderla il filo rosso di tutta la sua vita. Nel Partito Comunista prima e in Rifondazione dopo. Ma per lui è stata importante anche l’esperienza da sindacalista, così come il lavoro in porto. Claudio Caprini è morto nel reparto Cure Palliative dell’ospedale di Livorno, dopo una malattia. Aveva 77 anni e lascia un grande vuoto nei cuori di tutti coloro che gli volevano bene. In quelli degli amici e degli ex colleghi. E soprattutto in quelli dei due figli Dario e Silvia, della moglie Nicla e dei nipoti, che tanto amava.

Il lavoro

Una vita trascorsa da dipendente della Compagnia Lavoratori Portuali, Caprini è stato uno storico attivista politico. Ha iniziato nella sezione di Corea del Pci e, dopo la svolta della Bolognina, era passato al Partito della Rifondazione Comunista. Tra le varie esperienze di Claudio Caprini c’è anche la partecipazione a un gemellaggio con i portuali di Valparaiso, in Cile. Come sindacalista, inoltre, è stato coordinatore del consiglio dei delegati della compagnia portuale per la Cgil. E ha sempre portato avanti il suo attivismo e la sua partecipazione civica fino a che è riuscito a farlo.

I ricordi

Chi conosceva Claudio Caprini lo descrive come una persona molto disponibile e sempre pronta a dare una mano agli altri, quando avevano bisogno. Appassionato di pesca oltre che di politica, per gli amici Caprini era come un fratello. E in tanti, adesso, si stringono intorno alla famiglia esprimendo cordoglio. «Addio Claudio, da sempre compagno di lotte», è uno dei messaggi apparsi sui social. «Sei stato – si legge ancora su Facebook – un vero e proprio compagno di lavoro e una grandissima persona». Quindi «non ti dimenticheremo mai».

Il funerale

E chi volesse dargli un ultimo saluto può farlo oggi pomeriggio. Il funerale si terrà alle 15 di mercoledì 22 ottobre alla camera mortuaria dell’ospedale di Livorno, sul viale Alfieri, dove di mattina sarà esposta la salma. E qui sarà possibile dire addio al sindacalista Cgil che aveva fatto della lotta per i diritti il senso del suo attivismo. All’attivista politico e lavoratore portuale che amava la sua famiglia sopra ogni cosa. 


 

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