Il Tirreno

Livorno

L’episodio

Livorno, irruzione nell’auto parcheggiata: «Ci hanno passato la notte in due»

di Franco Marianelli

	La macchina "occupata" 
La macchina "occupata" 

Il proprietario della macchina osserva: «Forse non faccio neanche denuncia, tanto non pagheranno...»

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LIVORNO. «Che dire? Che probabilmente avranno scambiato la mia auto per un “bed and breakfast”». La prende con ironia Gianfranco “Nanni” Fulvi nel commentare ciò che ignoti (ma sino a un certo punto) hanno combinato alla sua Citroen parcheggiata sul viale degli Avvalorati, la strada che dal Comune giunge costeggiando il fosso in Piazza della Repubblica. «Stamattina (7 ottobre, ndr) quando sono arrivato al luogo dove era parcheggiata la mia macchina, non credevo ai miei occhi: qualcuno aveva rotto il lunotto anteriore e un finestrino al fine di entrare dentro e passarci la notte. Un disastro che non so quanto mi costerà dal carrozziere. Chi aveva pernottato sul sedile posteriore non si è nemmeno poi preoccupato di portare via il lenzuolo e la coperta usati per le sue necessità lasciando tutto sul sedile posteriore».

I “clienti” della Citroen C4, trasformata in locanda, sono però stati notati da alcuni testimoni probabilmente svegliati nella notte dal rumore dei vetri rotti: «Sarebbero stati due nordafricani che si sono dati il cambio per il sonno a una certa ora della notte – racconta Fulvi – o almeno questo è quello che mi hanno appunto raccontato alcuni testimoni, che avrebbero chiamato la polizia municipale, la quale però più di tanto non ha potuto fare».

Fulvi è indeciso sull’eventualità di sporgere denuncia: «Cosa mai potrò ottenere? Se eventualmente qualche cittadino avesse ripreso col cellulare la scena dell’infrazione all’auto potrebbero forse rintracciare i colpevoli. Ma poi ? Esiste la possibilità che i colpevoli mi ripaghino le spese per riparare i vetri ? Temo proprio di no. E non vorrei che il fatto di avere lasciato nell’auto lenzuolo e coperta – è l’amara ironia di Fulvi – stesse a far sì che i tipi nella mia Citroen t si siano trovati bene e volessero quindi passare lì anche le prossime notti».

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