Il Tirreno

LIVORNO. Indossa il braccialetto elettronico per effetto di un divieto di avvicinamento a una donna Federico Gonzaga, il trentottenne ex pugile e istruttore di boxe livornese arrestato dalle volanti e dalla Squadra mobile della polizia di Stato nella notte fra sabato 27 e domenica 28 settembre dopo i disordini avvenuti fuori dalla discoteca “Appendaun” di via Provinciale Pisana, alla periferia nord della città.

Il congegno tecnologico, che suona in caso di avvicinamento alla persona offesa, ovviamente non preclude in generale la sua libertà: Gonzaga poteva tranquillamente uscire e muoversi liberamente, l’unica prescrizione era restare a distanza dalla donna e non frequentare gli stessi luoghi. Molto conosciuto negli ambienti sportivi, un passato all’Accademia dello sport, l’insegnante della “nobile arte” si trova ora ai domiciliari con l’accusa di lesioni gravi, visto che dopo che la compagna italo-cubana di 34 anni Ievanet Cambara Zorril mirava in auto la comitiva di peruviani (con loro forse anche dei dominicani) e feriva la ragazza di 17 anni procurandole gravissime lesioni alla gamba destra, lui sarebbe sceso dalla macchina, dove era seduto dal lato del passeggero, prendendo a pugni uno dei giovani sudamericani che, in quel momento, voleva solo soccorrere l’amica quasi svenuta dal dolore.

È il motivo per cui lui – che non era alla guida – è stato comunque arrestato in flagranza di reato dagli agenti di viale Boccaccio. Stessa sorte per la fidanzata, che però è indagata per tentato omicidio. Proprio nella mattinata di mercoledì primo ottobre, alle 11, nel tribunale penale di via Falcone e Borsellino si terrà l’udienza di convalida di entrambi gli arresti. La coppia è difesa dall’avvocato Massimo Tuticci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA