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Livorno, stazione: al via le rilevazioni per costruire il sottopasso

di Claudia Guarino

	Operai in zona stazione
Operai in zona stazione

Operai al cavalcaferrovia. L’assessore Cepparello: «In linea con i tempi»

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LIVORNO. Il colore giallo della pettorina si vede a metri di distanza. Ecco gli operai che, strumenti alla mano, lavorano sul suolo in vista degli scavi per il nuovo sottopasso. L’intervento, di per sé, è praticamente irrisorio. Ed è propedeutico ad altre (e più cospicue) operazioni. Ma, quanto meno, è segno che qualcosa si muove, oltre a costituire il primo segnale tangibile di un qualche intervento sulle strade del Corallo.

I tempi

Per il resto, affidata da mesi la redazione del progetto definitivo (a cui le rilevazioni attualmente in corso sono propedeutiche), se ne attende la stesura e, a seguire, tutti gli step successivi. Le tempistiche? Nel momento in cui, lo scorso anno, furono svelate le planimetrie si parlò di fine 2025 come dead line per le verifiche di fattibilità. «Siamo in linea con il cronoprogramma – spiega l’assessora alla Mobilità Giovanna Cepparello – e il progetto dovrebbe essere pronto entro la fine dell’anno».

Lavori in corso

Attualmente, come detto, sono in corso le cosiddette analisi geognostiche, cioè gli esami necessari a verificare la composizione e la struttura del terreno così da poter poi pianificare gli interventi che su quel suolo insisteranno. Ecco perché in questi giorni (e stando all’ordinanza che disciplina il traffico) fino al 30 settembre), in piazza Dante, via Frida Misul e via Frangioni ci sono gli operai al lavoro intorno ai tombini. I lavori, come detto, sono propedeutiche alla redazione del piano di fattibilità tecnica ed economica la cui stesura è stata affidata alla Net Engineering, società che si è aggiudicata il bando, per un milione e 340mila euro a cui vanno poi aggiunti altri 500mila euro per la verifica del progetto. L’aggiudicazione c’è stata nel giugno scorso e l’obiettivo resta quello di aprire i primi cantieri per la viabilità nel 2027. Insomma, non proprio dopodomani.

Il progetto

Del resto l’intera operazione vale circa 37 milioni di euro. Il sottopasso, dalla parte di città, si eclisserà percorrendo un rettilineo lungo circa cinque metri sotto l’attuale piano e riapparirà in superficie (dopo aver superato il rio Cigna) all’altezza delle due piccole rotatorie vicine a via Frida Misul (zona palaModigliani, vicino alla sede Cgil e lo store Globo) che andranno ridisegnate. La parte prevalente delle operazioni, lo ricordiamo, tocca i binari ferroviari, che sono di competenza di Rfi e che, quindi, gestirà i lavori, compresi quelli per la demolizione del cavalcaferrovia a fine realizzazione del sottopasso.

L’altro piano

Peraltro, proprio in relazione all’abbattimento del cavalcaferrovia accanto alle Terme del Corallo, è stato di recente rivisto il documento di indirizzo alla progettazione relativo alla riqualificazione di piazza Dante prevedendo una rivisitazione della viabilità d’accesso. La prima ipotesi prevedeva di spostare l’ingresso in via degli Acquedotti, cioè nel tratto che parte dall’attuale rotatoria e conduce verso il cavalcaferrovia. Si progettava cioè di posizionare la bretella d’entrata verso l’interno per metterla in linea col nuovo sottopasso ma sono stati fatti ulteriori approfondimenti esaminando varie ipotesi alternative e si è optato per un altro tipo di viabilità. Il tutto in modo tale da non impattare sulle aree verdi e da mantenere il chilometraggio dei bus più contenuto. Non si farà, cioè, passare la strada lato Terme dove adesso c’è il parco e, invece di allungare leggermente il tragitto dei pullman si renderà, altrettanto leggermente, più breve creando un nuovo ingresso lato viale Carducci. In sostanza sarà buttato giù lo spartitraffico che divide la rotatoria per via degli Acquedotti dal parcheggio posto nella propaggine finale del viale Carducci, quello considerato già dentro all’area stazione. Chi si troverà a entrare dall’attuale rotatoria, dunque, potrà svoltare a sinistra verso via Orosi, ricollegandosi alla strada che porta alle Terme oppure a destra (in direzione dell’attuale ciclostazione per intendersi. E quest’ultimo sarà anche il percorso dedicato agli autobus, e cui fermate saranno anch’esse spostate a destra, lungo la via lato ciclostazione insieme agli stalli per i taxi. E le due viabilità, quella intorno alla stazione ferroviaria e quella che immetterà nel sottopasso dal Corallo a Porta a Terra, finiranno per raccordarsi. 

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