Il Tirreno

Livorno

Il caso

Livorno, 20mila pazienti senza ricette per una settimana: il guasto internet e l'importanza della connessione nella sanità di oggi


	Massimo Angeletti, medico di famiglia e coordinatore dei medici di medicina generale
Massimo Angeletti, medico di famiglia e coordinatore dei medici di medicina generale

Il medico Angeletti: «Sforzi moltiplicati per garantire l’assistenza»

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Difficoltà, ritardi e malumori. È stata una settimana difficile (quella appena trascorsa) per i 13 medici di medicina generale e anche per un pediatra di famiglia che hanno il loro ambulatorio negli studi medici di via Gaetano D’Alesio, a Porta a Mare. Colpa di un guasto alla linea internet che ha reso tutto più difficile con 20mila pazienti rimasti senza ricette.

«È stato difficile per noi, ma non abbiamo alcuna responsabilità – spiega Massimo Angeletti, medico di famiglia e segretario della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) di Livorno – . Abbiamo cercato di garantire il più possibile l’assistenza ai nostri assistiti: abbiamo segnalato il guasto già lunedì scorso, ma senza risultato».

Secondo quanto spiegato dal medico, i dottori si sono resi conto che qualcosa non andava nel momento in cui hanno acceso i loro pc per collegarsi al sistema. «Abbiamo immediatamente contattato la compagnia di telecomunicazioni – spiega Angeletti – ma ci è stato spiegato che il guasto è più grave del previsto e che sarebbe servito tempo prima di riuscire a risolverlo».

E questo ha causato una serie di disagi, in primo luogo ai medici di famiglia che non hanno potuto lavorare in modo regolare. Sì, perché senza la rete internet è stato impossibile, per loro, accedere alle piattaforme di lavoro con tutti i disagi che si sono riflessi sui pazienti. D’altra parte a nulla sono serviti i ripetuti solleciti da parte dei medici nei confronti del gestore della rete: a ieri il guasto non era ancora stato risolto. «Ci teniamo a scusarci con i nostri assistiti – sottolinea Angeletti – ma al tempo stesso vogliamo anche spiegare come non sia nostra responsabilità quello che è successo durante questa settimana. Siamo rammaricati del fatto di non aver potuto rispondere tempestivamente alle richieste dei nostri pazienti, ma senza linea internet le nostre procedure di lavoro sono limitate. Pensavamo che il disagio sarebbe stato circoscritto, credendo che i tecnici della compagnia intervenissero con maggiore prontezza, ma così non è stato. La nostra speranza, ora, è che quando torneremo nei nostri ambulatori, la situazione sia risolta. Così è difficile per tutti».

Ma Angeletti spiega anche che i 13 medici di medicina generale così come il pediatra di famiglia hanno moltiplicato i loro sforzi in questa settimana per rispondere perlomeno alle esigenze più importanti. «In alcuni casi abbiamo fatto ricorso all’hotspot (una funzione dello smartphone che lo trasforma in un router portatile, consentendo di condividere la connessione Internet mobile con altri dispositivi come computer o tablet, ndr) – conclude il medico di famiglia – , in altri ci siamo collegati da casa. Insomma, abbiamo fatto il massimo per creare meno disagi possibile, ma capiamo i nostri assistiti. Abbiamo sollecitato ulteriormente la compagnia di telecomunicazioni e ora contiamo che il guasto sia definitivamente risolto per tornare a lavorare, offrendo ai nostri pazienti l’assistenza sanitaria senza ulteriori intoppi».
 

Verso le elezioni: il caso
Il punto

Elezioni in Toscana tra firme mancanti, capoliste retrocesse e liste escluse. E ci sono anche i No Vax

di Libero Red Dolce