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Nomine Adsp, altra settimana di nulla

di Maurizio Campogiani

	Il ministro Salvini
Il ministro Salvini

L’ottava Commissione del Senato riprende l’attività dopo la pausa estiva ma all’ordine del giorno dei lavori non figurano le votazioni sui papabili presidenti indicati dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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Niente da fare. Passerà un’altra settimana senza che le nomine dei presidenti delle autorità di sistema portuale, di quelle andate ovviamente in scadenza, abbiano ottenuto il via libera dalla competente Commissione del Senato.

Andando a visionare il calendario delle sedute dell’organismo, che proprio mercoledì riprenderà la sua attività dopo la lunga pausa estiva, si vede che all’ordine del giorno non figura la votazione sui nominativi proposti dal Ministro per le Infrastrutture e i Trasporti. Nominativi che, peraltro, sono stati già ascoltati dalla stessa Commissione, alla quale, ormai ben più di un mese fa, hanno potuto illustrare il loro curriculum vitae e i programmi che intendono attuare nel quadriennio che dovrebbe vederli al vertice dell’ente per il quale sono stati indicati.

Insomma, lo stallo conseguente al mancato accordo tra i partiti del centro destra sui personaggi da collocare al vertice e al sub vertice (le figure dei segretari generali) delle autorità di sistema portuale continua a paralizzare le nomine.

A titolo di cronaca, il programma settimanale dell’ottava Commissione trasporti del Senato prevede per mercoledì, al mattino, la prosecuzione di una seduta che riguarda le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio. Al pomeriggio, invece, i membri dell’organismo discuteranno di contrasto di attività illecite in materia di rifiuti, bonifica della Terra dei Fuochi e assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi, dell’introduzione della lingua inglese per il conseguimento della patente di guida, della cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso a fermo amministrativo e, infine, di rigenerazione urbana. Insomma di tutto e di più tranne che del management degli enti portuali.

Non è escluso che l’ennesimo stand by sia anche motivato dall’attesa per quanto avverrà domani nelle aule del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, chiamato a esprimersi sul ricorso presentato dal Presidente della Regione, Renato Schifani (Forza Italia) contro la nomina a presidente di Annalisa Tardino (Lega) voluta dal Ministro Matteo Salvini (sempre Lega). Una esplicita conferma della guerra in atto nel centro destra sulle nomine dei vertici delle autorità portuali.

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