Livorno, multata prof invalida: «Impossibile timbrare col bus in movimento»
Serchi: «Si cambi il sistema». At: «Tutto regolare»
LIVORNO. È salita sul bus e, avendo un braccio dolorante per problemi a un tendine, si è seduta per non cadere «dato che l’autista è ripartito subito». Poi, quando il pullman si è fermato, si è alzata per timbrare il biglietto «ma il controllore mi ha fatto la multa. Ho provato a spiegare la situazione, ho anche fatto vedere i documenti medici ma non ha sentito ragioni».
E se la professoressa 78enne Lucilla Serchi, pur avendo pagato la sanzione, sostiene che «il sistema andrebbe cambiato per rendere la procedura di obliterazione più semplice per chi, come me, ha un’invalidità», da Autolinee Toscane fanno sapere che «la multa è regolare» e che certe procedure, come l’ingresso dalla porta anteriore con timbro accanto all’autista, «sono di difficile applicazione, specialmente in ambito urbano». Il fatto raccontato dalla professoressa Serchi risale a qualche giorno fa. Era lunedì primo settembre quando Serchi, uscita da una visita in ospedale, sale intorno alle 18, 30 sull’autobus della linea 1. La fermata è una di quelle sul viale Carducci e lei va verso il centro città. «Sono salita alla fermata e mi sono seduta al posto degli invalidi. Avevo appena fatto una risonanza magnetica al braccio destro, a cui ho subito un intervento perché mi si è distrutto un tendine».
Per questo «mi duole il braccio e non riesco a sorreggermi. Dunque mi sono seduta. Non avevo in mano il biglietto, dovevo tirarlo fuori dalla borsa e aspettavo che l’autobus si fermasse per andare a timbrarlo. Lo so che andrebbe fatto subito, ma non riuscivo». Poi il bus si ferma.
«Stavo andando a timbrare il biglietto e uno dei due controllori, che credo fossero saliti allora, mi ha detto che ero andata a timbrare il biglietto perché li avevo visti. Io ho cercato di spiegare la situazione: l’autobus era immediatamente ripartito, se avessi avuto tempo l’avrei fatto ma avevo paura di cadere. Non posso stare in piedi».
Tutto ciò non le ha risparmiato una multa da quaranta euro. «L’ho pagata – racconta Serchi – ma la situazione è stata sgradevole e mortificante, oltretutto nessuno dei passeggeri presenti è intervenuto per dire che ero salita al momento. Si dovrebbe trovare un altro sistema: per me obliterare è un problema ogni volta che salgo. Perché, per esempio, non far salire la gente dalla porta anteriore facendo timbrare a turno a mezzo fermo? ».
Da Autolinee Toscane fanno sapere che «la multa è regolare. Il biglietto va tenuto a portata di mano prima di entrare sull’autobus e non possono esserci deroghe alla normativa». Per quanto riguarda invece l’organizzazione, far per esempio salire tutti davanti dando la possibilità di timbrare accanto all’autista, come accade in vari Paesi europei, «non è un’opzione percorribile in ambito urbano perché si creerebbe un eccessivo rallentamento delle corsel