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Mercato, lavori fermi due mesi: «Ma ora siamo prossimi al via»

di Claudia Guarino
Mercato, lavori fermi due mesi: «Ma ora siamo prossimi al via»

In via Buontalenti si è ancora alle prese con la “grana” cantine

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LIVORNO. I lavori sono fermi da quasi due mesi, fatta eccezione per lo spianamento della pavimentazione e per le rilevazioni effettuate nel sottosuolo col georadar. Ma se è vero che le ruspe sono immobili da settimane in attesa del responso della Soprintendenza sul valore storico delle cantine, adesso il sindaco Luca Salvetti rassicura: «Siamo riusciti a superare questo contrattempo, il progetto per la riqualificazione del mercato di via Buontalenti resta quello originario e nella prossima settimana si riparte con l’opera». Cioè con la costruzione della struttura che, una volta conclusa, ospiterà gli ambulanti attualmente stoccati nei box di piazza Cavour.

Lo stop

Secondo il primo cittadino, dunque, sarebbe ormai prossimo lo scongelamento del cantiere che si è fermato all’inizio del giugno scorso. I lavori si sono arenati perché gli operai della ditta incaricata, scavando, hanno trovato delle arcate poi risultate appartenenti alle cantine di un vecchio palazzo demolito anni fa. È stato quindi necessario stoppare tutto, in attesa di ulteriori approfondimenti e aspettando di sapere il parere della Soprintendenza, subito avvisata della scoperta, sul valore storico e architettonico delle strutture spuntate dal sottosuolo. Questo per capire se sia possibile continuare col progetto originario – dunque costruendo il nuovo mercato in via Buontalenti sopra le cantine – o se, invece, ci sia bisogno di rivedere i piani iniziali per valorizzare maggiormente i beni.

La polemica

In attesa del pronunciamento e della ricalibrazione del cronoprogramma si è aperto il dibattito. Tra i vari interventi c’è quello dell’artista e studioso Antonio Morozzi che ha polemizzato con la presunta imprevedibilità della scoperta. «Semplicemente confrontando le mappe del catasto leopoldino (1824) con il catasto del 1899, 1901, 1936-1961 con quello di oggi – sottolinea – la collocazione dell’edificio (quello poi demolito, ndr) e delle relative cantine è palese, anche senza interventi più specialistici di vario genere fatti o non fatti a priori». Come a dire: che lì sotto ci fosse qualcosa si sapeva, possibile che non fosse stato preventivato in fase di studi preliminari per la stesura del progetto?

Il parere

Fatto sta che le cantine sono venute alla luce e il cantiere si è fermato. Qualcosa si è mosso qualche giorno fa, quando sono stati effettuati dei rilevamenti nel sottosuolo funzionali a ricostruire l’esatta disposizione delle costruzioni e a valutare la stabilità delle arcate. Lo studio effettuato dall’archeologo incaricato dal Comune si è concluso e la relazione è stata inviata alla Soprintendenza. «L’azienda che fa i lavori – spiega il sindaco – è pronta a ripartire». Lo farà dopo che la Soprintendenza avrà dato l’ok «alla presa visione della relazione fatta dagli archeologi, quindi nella prossima settimana». Dunque, a quanto sembra, si rimarrebbe ancorati al progetto originario del nuovo mercato. E ciò significa che non sarebbero state riscontrate necessità particolari di tutela. «Il progetto è quello – conferma il primo cittadino –. E siamo al via libera per continuare l’opera».

I commercianti

Anche perché i commercianti sono “parcheggiati” tra via Cavour e gli scavi Saffi e, chiaramente, vorrebbero vedere concluse le operazioni in via Buontalenti il prima possibile. Nel frattempo l’assessore al Commercio Rocco Garufo sottolinea che nelle agevolazioni sulla tasse dei rifiuti sono inclusi anche gli esercizi commerciali posizionati nelle vicinanze di un cantiere che comporti almeno sei mesi di lavoro, come è il caso dell’intervento di riqualificazione del mercato di via Buontalenti. «Ricordo – dice Garufo – che questa specifica agevolazione non viene calcolata automaticamente ma occorre che gli interessati presentino domanda agli uffici Tari».

Il progetto

Il progetto originario per l’area mercatale, lo ricordiamo, prevede la costruzione di un’unica grande struttura coperta con spazi intervallati da aree verdi. Il manufatto deve essere realizzato dopo che si sia attuata l’ammodernamento dei sottoservizi e, chiaramente, dopo la costruzione di fondamenta e pavimentazione. L’obiettivo era riuscire a far tutto entro l’anno ma c’è da capire quanto incida la presenza di quelle cantine sul cronoprogramma finale. Salvetti sostiene che si riuscirà a «recuperare il tempo perduto.

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