Il Tirreno

Livorno

La protesta

Largo Bartoli, esposto dei residenti: «È un caos continuo, non si vive più»

di Claudia Guarino
Largo Bartoli, esposto dei residenti: «È un caos continuo, non si vive più»

Livorno: gli abitanti raccolgono oltre cento firme e scrivono a sindaco, prefetto e questora

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LIVORNO. Grida, schiamazzi, risse e aggressioni. Ma anche gare di velocità in scooter, abbandoni di rifiuti e vandalismi vari. «Ormai la situazione è fuori controllo», sostiene chi vive nei dintorni di largo Christian Bartoli e via Puini a Livorno, tanto che i residenti hanno deciso di rivolgersi nuovamente alle autorità presentando un esposto (con un centinaio di firme d’accompagnamento) al sindaco Luca Salvetti, al prefetto Giancarlo Dionisi e alla questora Giusy Stellino. Un atto, questo, che fa seguito al documento «già presentato due anni fa» dato che «la problematica non è ancora stata risolta». Con l’estate, anzi, a quanto sembra torna a riproporsi regolarmente.

Gare di velocità

Anche quest’anno, infatti, frotte di giovani, specialmente durante il fine settimana, si ritrovano nel parcheggio di largo Christian Bartoli fino a notte fonda. E, dicono i residenti, tra le altre cose «fanno gare di velocità a bordo di scooter truccati da cui si origina un rumore intollerabile». Ecco, dunque, che viene chiesta al sindaco l’installazione di dossi artificiali così «da ripristinare un minimo la sicurezza stradale nel quartiere».

Schiamazzi

Non solo scooter. I residenti parlano anche di altri rumori insopportabili. «Ci sono – dicono – continui cori e musica ad alto volume. Inoltre vengono scoppiati petardi e bombe carta». Tutto ciò, stando ai racconti di chi abita in zona, si ripete regolarmente e rende difficile il sonno di chi vive tra Antignano e Banditella.

Spedizione punitiva

I residenti ricordano poi gli ultimi casi già finiti sotto i riflettori. «Il 17 giugno nel parcheggio c’è stato un tentativo di aggressione da parte di un gruppo di persone ai danni di un ragazzo, mentre il 18 giugno circa 50 persone a volto coperto armate di mazze, bastoni e manganelli, sono partite da largo Bartoli attraversando via Puini e il quartiere Banditella coma in una sorta di spedizione punitiva». Un fatto, questo, che ha destato non poca preoccupazione in chi si è trovato di fronte quella che è stata descritta come «un’orda di giovani in movimento». Tanto che in quell’occasione in largo Bartoli sono intervenuti carabinieri, polizia di Stato, polizia municipale e guardia di finanza. Tuttavia all’arrivo delle pattuglie il gruppo si era già disperso. La notte precedente, dopo la segnalazione di un’aggressione, in zona era intervenuta anche un’ambulanza. Fatti, questi, che si erano ripetuti in modalità quasi fotocopia anche l’anno scorso. Emblematica era stata la foto di un mezzo di soccorso che, in largo Christian Bartoli, si era trovano “immerso” in un mare di ragazzini, tante erano le persone presenti.

Rifiuti

Oltre al problema connesso strettamente al caos, i residenti della zona ne fanno anche una questione di decoro. Lamentano, nello specifico, la presenza di «sporcizia ovunque, compresi pericolosi cocci di vetro. Talvolta – dicono – è capitato che la spazzatura venisse lanciata nei giardini privati». Ci sono poi stati «numerosi episodi in cui i ragazzi hanno preso a calci e pugni cestini dell’immondizia e cartelli stradali fino a sradicarli. E una notte una persona ha sfondato il cancello esterno di un’abitazione per poi tentare di introdursi all’interno prendendo a calci e pugni il portone d’ingresso».

Il punto

Per tutti questi motivi i residenti, ritenendo che il quartiere sia «nel degrado più totale» e di essere stati «costretti a normalizzare quello che in realtà è un vero e proprio incubo», auspicano «un tentativo concreto da parte delle autorità al fine di ripristinare un clima sereno nel quartiere. Siamo stanchi e preoccupati». Per questo, tra le altre cose, chiedono «di adottare con urgenza i provvedimenti opportuni per la risoluzione delle problematiche illustrate».

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