Livorno, al mare a Calafuria come una discarica: «È un paradiso terrestre, vergognatevi»
Scatoloni, buste di immondizia incastrate tra gli scogli, urina ovunque: lo sdegno di un bagnante che si mette a pulire. E Nani (Sons of the Ocean): "Una sconfitta per tutti"
LIVORNO «Vergognatevi di come avete ridotto Calafuria, è un paradiso terrestre», Valerio Catanorchi, livornese innamorato del mare e dell’ambiente va a fare un tuffo sotto il ponte di Calafuria e si ritrova davanti a uno scempio. Spalmato sotto il ponte, con scatole, urina, buste, bottiglie incastrate tra gli scogli di uno dei luoghi di mare più gettonati e apprezzati di tutta la Toscana. Livorno, la bellezza del Romito e questa inciviltà dilagante che fa male al cuore. Nei giorni scorsi lo stesso sindaco ha denunciato la sporcizia lasciata sulla Terrazza Mascagni. Poi l’ordinanza contro i coriandoli a tutela dell’ambiente. Ma purtroppo ogni giorno è un triste spettacolo di mancanza di rispetto. Di senso civico. Di bestialità. Catanorchi insieme alla famiglia si mette a pulire quel che può. «Ho finito le buste», dice. E ammonisce gli incivili. Si dispiace. Un grande malessere anche per Matteo Nani presidente dell’associazione ambientalista Sons of The Ocean: «Fanno male queste immagini: quello è un posto frequentato da giovani e non, dovrebbe essere un fiore all’occhiello, un vanto per la città, piace non solo dai livornesi, è apprezzato in tutta la Toscana e diciamo pure l’Italia, gente che si ferma e fa foto». E invece: «Vedere quelle immagini di come viene deturpato, distrutto, tra spazzatura, urina, cartoni fa male: ci impegniamo come associazione e ce ne sono tante come noi, quotidianamente, per sensibilizzare le persone su questi temi e vedere questo è una sconfitta. Non è solo segno di inciviltà ma anche di poca sensibilità. Fa male a livello sociale. Ci ritroviamo disarmati. Una goccia non è niente ma tante gocce fanno un oceano».l
F.S.