Livorno, rubata sul Romito la maglia dedicata a Luca e distrutti i fiori portati dagli amici
Si trovavano al Boccale, nel punto in cui Coccorullo si schiantò con l’auto
LIVORNO Qualcuno ha strappato i fiori posizionati dai “bimbi di Quercianella” per ricordare Luca Coccorullo, morto a 23 anni nel marzo scorso in un incidente d’auto avvenuto proprio in quel punto: alla curva del Boccale. E non è la primo volta che accade. Non molto tempo fa, infatti, qualcuno ha rubato la maglia con le firme che era stata fissata dagli amici alla staccionata. E, dopo l’ulteriore atto vandalico, monta l’amarezza. «Abbiamo trovato i fiori nel cestino dei rifiuti – dicono gli amici di Luca–. Questa è una mancanza di rispetto che ci fa molto male».
L’incidente
Perché in quel punto ha perso la vita un ragazzo di 23 anni. Luca, addetto alle vendite quercianellese, stava viaggiando in auto verso Livorno quando si è scontrato con un camioncino frigo che proveniva dalla direzione opposta per poi finire sul guard rail. Era il marzo scorso e il giovane, che aveva riportato ferite gravissime, è morto all’ospedale poco dopo l’incidente.
Il ricordo
E in quel maledetto punto “i bimbi di Quercianella” hanno allestito un angolo del ricordo in memoria del loro caro amico scomparso. Hanno postato dei fiori sul palo del cartello, per esempio. E avevano sistemato anche due magliette, una delle quali con scritto “Per sempre” e con le firme dei tanti che volevano bene a Luca.
I furti
Bene, la maglietta è già sparita, rubata da ignoti che l’hanno disancorata dagli arpioni con cui era stata fissata. I fiori, invece, sono finiti due volte nel mirino dei vandali. Il mese scorso qualcuno ha strappato il mazzo e ieri è accaduta la stessa cosa, con i fiori gettati nel cestino della spazzatura al Boccale.
«Lasciateli dove sono»
E quando “i bimbi di Quercianella” si sono accorti che era accaduto di nuovo (ieri nella tarda mattinata) lì per lì non hanno creduto ai loro occhi. «Quei fiori erano il ricordo di un amico scomparso – dicono – e vederli nei rifiuti ci ha ferito molto». Da qui, dunque, l’appello: «Lasciateli dove sono. Abbiate rispetto».l