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L’Amerigo Vespucci a Livorno, entusiasmo in città e impatto positivo per molte attività

di Iacopo Simoncini

	Nave Amerigo Vespucci
Nave Amerigo Vespucci

I dati parlano chiaro: ristorazione e commercio beneficiano del turismo generato dal celebre veliero, più redditizio delle navi da crociera

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LIVORNO. L’arrivo della nave scuola “Amerigo Vespucci”, ha riportato entusiasmo e vivacità sulle banchine del porto di Livorno. Accolta da centinaia di visitatori e curiosi, la maestosa imbarcazione ha generato non solo emozione e interesse culturale, ma anche effetti tangibili sul tessuto economico cittadino, in particolare per le attività commerciali e ristorative a ridosso della zona portuale.

Per comprendere l’effettivo impatto economico della visita della Vespucci, abbiamo raccolto le voci di alcune realtà locali, divise tra ristorazione e commercio al dettaglio: i ristoranti Gran Duca e SignorNico, e i negozi Zita Broolz e Scout.

Il punto di vista della ristorazione

Dal ristorante “Gran Duca”, parlano di “flusso continuo” e di giornate completamente sold out: “Siamo stati pieni sia per quanto riguarda l’attività di ristorazione che per quella alberghiera dove si è registrato il tutto esaurito”, afferma la direzione. “Unica nota dolente, la gestione dei parcheggi: forse sarebbe stato utile un servizio navetta o di trasporto più diretto per raggiungere la nave. Ma il movimento turistico è in crescita da due o tre anni, e la Vespucci ha portato ancora più persone rispetto alle crociere tradizionali”.

Entusiasti anche dal “SignorNico”, che sottolinea il clima positivo creato dalla presenza della nave: “Abbiamo servito tanti turisti, soprattutto a pranzo. A cena invece abbiamo avuto un bel mix tra livornesi e visitatori. E sfatiamo il mito che i crocieristi non si fermano a Livorno, è sempre importante offrire un servizio adeguato agli stranieri affinché restino e apprezzino la nostra città. La Vespucci ha portato sicuramente un’aria positiva”

L’effetto sul commercio

Diversificati i riscontri sul fronte commerciale. Il negozio Scout ha registrato un aumento significativo di clientela: “Abbiamo avuto il doppio degli ingressi rispetto a un giorno normale, soprattutto turisti. Prima dell’arrivo della nave, il movimento era piuttosto scarso, complice anche l’inizio lento della stagione estiva”.

Più tiepida invece la valutazione da parte di Zita Broolz: “Nel nostro caso non c’è stato un incremento sostanziale. Al contrario, le crociere tradizionali ci portano più clienti, perché i turisti spesso hanno qualche ora libera prima del rientro a bordo e ne approfittano per lo shopping”.

Una spinta per l’immagine della città

Al di là dei numeri, la presenza della Vespucci ha riacceso l’orgoglio cittadino e dimostrato che Livorno può essere non solo un punto di passaggio, ma una meta capace di offrire esperienze, accoglienza e qualità. In un periodo in cui si discute molto sul ruolo dei porti turistici e sulla capacità delle città costiere di trattenere i visitatori, la nave più bella del mondo sembra aver lanciato un segnale forte: Livorno è pronta ad accogliere, raccontare e — perché no — sorprendere.

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