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Faldo, sospesi anche i portieri: i lavoratori a rischio sono 42

di Martina Trivigno
Faldo, sospesi anche i portieri: i lavoratori a rischio sono 42

Filcams-Cgil: «XCA sta impiegando suoi dipendenti e vigilantes»

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LIVORNO. «All’apparenza i numeri potrebbero sembrare inferiori, ma non dobbiamo farci trarre in inganno: sono sempre lavoratori, sette per la precisione, che rischiano di perdere il posto di lavoro». Flaviano Bardocci è il funzionario della Filcams-Cgil di Livorno che sta seguendo da vicino la vertenza che in questo caso riguarda chi, all’interno dell’autoparco Il Faldo, si occupa della portineria per conto di Gsa. È lui a puntare i riflettori su una situazione di incertezza che si inserisce in un contesto più ampio e che, in totale, vede in bilico 42 lavoratori: domani, infatti, si riunirà a Firenze l’unità di crisi della Regione Toscana per i 66 dipendenti di HClog, azienda in appalto che si occupa della movimentazione delle auto per i quali, al momento, XCA ha dato la disponibilità ad assumerne una trentina, quindi poco meno della metà.

Ma i dipendenti di HCLog non sono gli unici a rischio, anche se, fino a ora, quella dei lavoratori di Gsa è una vicenda rimasta sotto traccia, ma che ora viene fuori con un effetto deflagrante. «Rispetto ad altri settori dell’autoparco, il servizio di portineria occupa un numero minore di persone – spiega Bardocci – ma si tratta di lavoratori lì da anni e che, all’improvviso, vedono il loro posto di lavoro a rischio senza una colpa».

Cosa è successo

In pratica, secondo quanto spiegato dal sindacalista, il calvario per i sette lavoratori è iniziato il 17 maggio scorso quando Gsa, azienda che lavora al Faldo in appalto ha deciso unilateralmente di sospendere il servizio. «Il 16 maggio, i lavoratori sono stati informati che il giorno dopo non avrebbero dovuto più presentarsi al lavoro – sottolinea Bardocci – . Gsa aveva l’appalto in essere fino al 31 dicembre prossimo e c’era quindi tutta la possibilità di aprire un tavolo per tenere i lavoratori in servizio. Invece no: così ci siamo trovati senza il servizio ma con i lavoratori che hanno espresso la messa a disposizione delle energie lavorative per evitare ferie forzate».

Il nuovo inseriment

Ma non finisce qui. Perché nel frattempo – secondo quanto spiegato dal funzionario della Filcams-Cgil – XCA, a cui il precedente committente, Autotrade&Logistics, ha ceduto un ramo d’azienda ha inserito suoi dipendenti di giorno per occuparsi della portineria, mentre di notte ha introdotto la vigilanza privata». Da qui la richiesta di incontro con le istituzioni: Prefettura, unità di crisi della Regione Toscana e i Comuni di Collesalvetti e Livorno. «Abbiamo avuto un primo incontro interlocutorio con XCA che sta valutando come riorganizzare il servizio – aggiunge Bardocci – . Chiediamo, quindi, che ci sia l’interessamento immediato delle istituzioni, visto che XCA ha dato disponibilità all’apertura di un tavolo. Vogliamo che l’attenzione resti alta su un servizio importante che vede sette lavoratori impegnati e, di conseguenza, non può decadere nel nulla».

La richiesta

E i sindacati sono chiari su ciò che vogliono. «Riassorbimento dei lavoratori o, in caso di un nuovo appalto, che si attivino le procedure di cambio occupazionale per tutelare tutti i post i di lavoro e dare garanzie contrattuali – conclude Bardocci – . Perdere anche un solo posto è un disvalore per tutto il sistema comunale».

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