Casa Firenze, dopo anni di degrado il Comune di Livorno si muove: maxi pulizia e poi accessi murati
Due piani di proprietà pubblica ad Antignano terra di nessuno e di rifiuti, l'assessore: "La mettiamo in sicurezza, sul suo futuro vedremo"
LIVORNO Maxi pulizia e dopo si murano gli accessi. Una notizia da incorniciare per quei cittadini che vivono accanto alla vergogna su due piani di Casa Firenze, quel complesso di 1200 metri quadri vista mare, ad Antignano, con 4500 metri quadri di terreni che da 13 anni grida vendetta. Terra di nessuno. Tetto di bivacchi e scorribande. Zeppo di rifiuti di ogni genere in ogni sua stanza del pian terreno (gli altri 2 piani sono stati depredati e poi interdetti anni fa per fortuna). Stanzoni di detriti, macerie, ingombranti, odori nauseabondi a cui si arriva su per la strada che si prende passando dal sottopasso della Variante Aurelia, appunto. Fino a via del Littorale 225.
«Siamo contenti di aver visto del movimento intorno a questo scempio che da anni mette a rischio la nostra sicurezza e incolumità: canteremo vittoria quando vedremo veramente murare, ma sicuramente è un bel segnale», è il commento di alcuni tra i residenti. Venerdì scorso il sopralluogo tra Comune - proprietario della struttura - e carabinieri della stazione di Montenero dà nell’occhio. Gli uffici comunali coinvolti sono il Patrimonio e Manutenzione e cura della città. È un primo passo di quello che seguirà, a partire dalla prossima settimana.
«C’era urgenza di intervenire e così abbiamo fatto: la priorità è la messa in sicurezza, dopo aver ripulito la struttura», conferma l’assessore al Patrimonio e ai Lavori Pubblici Federico Mirabelli. Si tratta, infatti, di una situazione che si trascina dal 2012, diventata sempre più insostenibile, anche a fronte di abusivi che col tempo hanno occupato alcune strutture di Casa Firenze (nella storica ex colonia per le vacanze fino al 2012 abitavano famiglie in emergenza abitativa). Un degrado anche igienico sanitario complessivo attenzionato dai militari di Montenero, che si sono messi subito a disposizione per arrivare a una risoluzione, in tandem con l’amministrazione. «Avevo detto che saremmo intervenuti in urgenza con un’operazione tampone, in attesa che si delinei un futuro più strutturato relativo al luogo e al complesso in questione», fa seguito all’impegno preso il sindaco Luca Salvetti. Il 12 maggio sulle pagine del Tirreno, all’interno dell’ennesimo servizio-denuncia della vergogna Casa Firenze, aveva garantito un intervento tampone. Di pulizia e muratura degli accessi, per mettere in sicurezza l’edificio e per andare incontro alle richieste degli stessi abitanti.
Bloccare la terra di nessuno, per intenderci. È così sarà su per quella strada asfaltata che è ancora via del Littorale e che finisce con uno stradello sterrato - gli ultimi cento metri o poco più che portano alle case - sconnesso, sterrato e pieno di buche che porta, appunto, a Casa Firenze e alle abitazioni dei residenti che lì abitano.
Il futuro della struttura ad oggi è incerto. «In città sono ci sono decine e decine di cantieri avviati o in avvio: adesso non è possibile fare di più», prosegue Salvetti.
Ma gli abitanti, intanto, accarezzano l’idea, finalmente, di un intervento. E sarà trovata una soluzione alle persone che abusivamente vivono in quelle strutture. I residenti non mancano di ricordare, comunque, che servirebbe un impianto di illuminazione adeguato e considerata la situazione sarebbe prioritario asfaltare questo ultimo pezzo di strada «che quando piove è il caos tra acqua dappertutto e fogne che non ricevono».
E per le operazioni di pulizia come più volte ha detto anche al giornale della città, Sergio Giovannini e i “suoi” volontari alzano la mano.
L’associazione Acchiapparifiuti si mette a disposizione per contribuire a pulire. «Sono ben felice di confermare la mia disponibilità ai carabinieri di Montenero e al proprio comandante: ho apprezzato molto il loro interessamento per il territorio, la loro voglia di agire in modo concreto per il bene comune e per risolvere la situazione. Noi daremo loro volentieri una mano per questa grossa operazione di pulizia», chiude il presidente.l
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