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The Galex, il quartetto della risata e le gag livornesi da 20mila follower che stregano l'Italia

di Franco Marianelli
The Galex, il quartetto della risata e le gag livornesi da 20mila follower che stregano l'Italia

Leonardo, Asya, Axel e Giovanni spopolano sul web: «La nostra vera parlata in tutta Italia»

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LIVORNO Quasi 20mila follower sui social. Con podcast alla livornese che da tempo fanno il giro del web. «Vogliamo divertire alla livornese e portare nel resto del Paese la nostra “parlata”».

Un po' Zelig, un po' la Premiata Ditta di Pino Insegno con qualche tratto da aspiranti Lopez, Solenghi e Marchesini: loro sono i “TheGalex” il quartetto nato da un’idea di Leonardo Demi, comico e cantante che, oltre ad aver ideato Vertiganza (un varietà comico che prende il nome dalla scuola artistica Vertigo dove Leonardo si è formato) è pure attore e videomaker della relativa pagina.

I livornesi lo conoscono per aver presentato per due anni di seguito il veglione di San Silvestro alla Terrazza Mascagni e per aver partecipato con successo allo spettacolo “Un tram che si chiama desiderio” sempre della produzione Vertigo con la regia di Marco Conte. Con lui Axel Tonfoni, anch’egli formatosi alla scuola di recitazione del Teatro Vertigo, attore comico e drammatico. È il turno di presentazione di Giovanni (che desidera celare il proprio cognome) ancora in formazione al Vertigo, valente pianista e organista. Infine la giovane Asya Di Lalla «che pur non avendo mai frequentato corsi di recitazione teatrale – racconta Leonardo Demi – è dotata di una mimica eccezionale».

Poco più di cento anni tutti assieme partendo dall’”anziano” Leonardo (30 anni) al più giovane Giovanni (22) passando per i 29 anni di Axel e i 24 di Asya. Con loro l’ironia labronica scandisce la quotidianità. E piace. «Vogliamo divertire ma vogliamo farlo da livornesi ovvero portare nel resto del paese il nostro spirito e la nostra “parlata” uscendo da quel vero e proprio stereotipo per il quale, quando in Tv qualcuno vuol rappresentarci, lo fa appioppandoci un accento fiorentino che con noi non ha niente a che fare. Di fatto facciamo show comici spiegando inoltre nel dettaglio il significato di alcuni termini labronici. Inoltre abbiamo quasi ventimila followers su Instagram, Facebook e Tiktok – prosegue il fondatore del gruppo – dove siamo appunto famosi per il “podcast (trasmissione radio diffusa via internet ndr) livornese».

Il prossimo 30 maggio il gruppo soffierà sulla prima candelina. Con un grande spettacolo dedicato sul palco del Vertigo.

«Il gruppo festeggia il primo anno di attività il prossimo 30 maggio e per quella data abbiamo in programma un evento teatrale al Vertigo Teatro alle 21. Lo spettacolo si chiamerà “Buon compleanno The Galex” e ci saranno diversi ospiti famosi».

TheGalex è sulla cresta dell’onda. «Al momento non abbiamo un vero e proprio spettacolo nostro .Però ho portato i ragazzi all’interno di Vertiganza, che è appunto il mio varietà comico musicale, dove abbiamo registrato un vero proprio “tutto esaurito», continua Demi.

Per finire: perché il nome Galex? Sono direttamente loro a spiegare la scelta del nome.

«Perché è la somma delle iniziali (o quasi) dei nostri nomi: “G” per Giovanni, “a” per Asya, “le” per Leonardo e di Axel per comodità fonetica abbiamo preso la “x”».

Tante le gag. Esilaranti i podcast. Fra le varie “scenette” del gruppo rintracciabili sul web applausi e risate per quella “didattica” destinata a spiegare, ai livornesi e non, il significato del termine “ a rondemà” utilizzato in città come termine sostitutivo della espressione italiana “in gran quantità”.

Giovanni finge di essere incuriosito dal termine e Leonardo gli spiega che «nei tempi nei quali livornesi pativano la fame, nel dopoguerra, si recavano a Tombolo a cercar di rubacchiare agli americani qualcosa di utile per sopravvivere. Ebbene– prosegue Leonardo – quando i miliari si rendevano conto della sgradita presenza si urlavano l’un l’altro “Around the man” (circondate l’uomo) per poi riempire lo sventurato di botte...in gran quantità appunto».

Non meno gustosa il dialogo tra gli stessi due nel quale Leonardo confida a Giovanni l’abbandono da parte della propria fidanzata. L’amore che finisce, a Livorno, così si racconta.

«Ti ha lasciato ?», «Dé» – è la sintetica risposta – «Boia» controreplica Leonardo - «Dé» replica Axel proseguendo il dialogo all’infinito utilizzando solo le cortissime interiezioni grammaticali che a Livorno sostituiscono quelli che a Roma o a Milano sarebbero interi capitoli. l

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