Il dj-prodige di Livorno che fa ballare le tribù, TommyD: «I miei segreti alla consolle»
Classe 2005, diplomato al Vespucci-Colombo, ha iniziato da piccolo usando un programma nel pc del babbo. A soli 20 anni è il più giovane del Cage: «Voglio che diventi il mio lavoro»
LIVORNO. Allegro, pieno d’energia e spensierato come solo a vent’anni si è. TommyD, nome d’arte di Tommaso Del Pistoia, è il dj più giovane ad essersi mai esibito al The Cage e dintorni. Quasi un record.
Dopo aver passato tutta la stagione da dj “resident” al club di via del Vecchio Lazzeretto, cioè fisso, stasera il giovane talento che mixa, crea e fa ballare tribù di giovani e giovanissimi chiuderà la stagione del Teatrino.
Classe 2005, diplomatosi l’anno scorso al Vespucci-Colombo, TommyD, fin da piccolo ha suonato nella sua cameretta. Una passione, la sua, che nasce da bambino. E che con impegno ha voluto coltivare. E ora che sono due anni che si esibisce in pubblico a Livorno, quei ricordi sono teneri.
«Ho scelto il nome TommyD perché mi sembrava un nome fresco, e con la “d” finale ho ripreso il mio cognome - racconta l’appena ventenne- Ho scelto questo nome già prima che iniziassi a suonare in pubblico. Cioè quando ho iniziato a usare un programma sul computer del mio babbo, “Virtual dj”. Avevo quattordici anni».
Tommaso riavvolge il nastro. O meglio il mixer. Mentre il padre è appassionato soprattutto di anni Ottanta e Novanta, la voracità musicale del dj del Cage non esclude nessuna musicalità.
«Il dj è aperto a tutti i generi musicali. È per questo che non so dire quale tipo di musica preferisco -dice Tommaso Del Pistoia- Sono giovane, siamo in un’età in cui ci sono tanti stili musicali. Vanno conosciuti tutti».
La passione che ha per la musica emerge tutta dalle sue parole. Fare il dj è proprio nelle sue corde, vocali.
«Il repertorio quando sono al Cage è vario. Se sono nella pista principale metto un genere commerciale, house, un po’ più elettronico -spiega andando nei dettagli - Invece se sono nella seconda pista, quella che chiamiamo il “tendone magico”, suono musica più underground: hip hop, rap, trap. Durante la chiusura sarò dentro e metterò musica più ballabile».
Con lui alla consolle, i giovani che ballano si divertono soprattutto «nella fase centrale della serata, dopo aver scaldato i motori. Nella fase centrale mando le canzoni più famose. I ragazzi oggi a ballare vogliono la musica che conoscono, essendo abituati a Spotify -analizza il suo pubblico- Se io metto la canzone di Blanco impazziscono, perché la conoscono tutti. Però a me piace osare, quindi metto anche musica meno nota. Anche quando rischio però trovo un buon feeling con chi è in pista, essendo della loro stessa generazione».
Non solo al Cage, TommyD ha suonato anche a Calafuria. Anche nel locale del Romito vince il guinness del dj più giovane.
A Livorno la sua carriera è appena iniziata. Ma il 20enne ha già le idee chiare di quali sono i suoi progetti musicali. E quindi di vita. Di un giovanissimo che vuole coltivare i propri sogni. Musicali.
«Vorrei che quella del dj diventasse la mia professione nella vita», dice entusiasta che questa speranza possa realizzarsi. Poi, il sogno nel cassetto. «Il mio obiettivo è spaccare nella musica. Voglio arrivare ai livelli del nostro concittadino Ilario Alicante».
Del Pistoia da riferimento ad Alicante, classe 1988, livornesissimo, che oggi è diventato un dj conteso dai migliori club di tutto il pianeta. Da Livorno all’olimpo dei dj set.
Infine TommyD non manca di fare un ringraziamento a chi lo ha lanciato: «Voglio ringraziare Toto e Mimmo (Barbato e Rosa, direttori artistico e produttivo del Cage), che hanno visto del potenziale in me e che mi hanno spinto a suonare per il Cage».
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