Livorno e la sua Villa Morazzana, restauro da oltre 1 milione «Partire valorizzando il parco insieme alle associazioni»
L'assessore Mirabelli dopo il sopralluogo: «Struttura sicuramente con vocazione ricettiva»
LIVORNO. «Sono rimasto sorpreso dal buon livello di conservazione degli spazi strutturali interni rispetto a quello che si può vedere dall’esterno». L’assessore ai Lavori Pubblici e al Patrimonio Federico Mirabelli tocca con mano quel che è, oggi, Villa Morazzana, una volta varcato il portone d’ingresso. L’opportunità di vederla, insieme agli uffici tecnici del Coordinamento attuativo del Pnrr e Manutenzione e Cura della città è un modo per fare, insieme agli esperti, una prima valutazione anche se approssimativa di quel bene pubblico chiuso e in abbandono da anni e anni. Un presente di evidenti scorribande di vandali che nel tempo hanno distrutto tanto. Troppo.
«Le scritte che hanno sfregiato tantissime pareti, i vetri in frantumi, i tanti mobili rotti fanno pensare a scorribande di ragazzi che di fatto hanno vandalizzato la villa, non si sono limitati per così dire, a guardare», dice. Si può, un passo alla volta, pianificarne il futuro come foresteria- centro federale per sport minori, progetto che si collega con i campi sportivi di Villa Rodocanacchi, a due passi, sempre a Monterotondo, che sono passati al Comune dalla Asl all’interno dell’operazione nuovo ospedale.
Un futuro che potrebbe partire dalla valorizzazione del bel parco davanti e dietro la villa (sono 7mila metri quadri). «Potremmo pensare a una collaborazione con le associazioni del territorio per la parte esterna, in modo tale da renderla fruibile vista la bellezza. Mettere queste aree in condizione di sicurezza e recuperarle, intanto. È un’ipotesi». Si gira in lungo e in largo quei 2 piani di storia: si tratta di oltre 1600 metri quadri, comprendenti anche il seminterrato di 245 metri quadri e il sottotetto di 198 metri quadri. Al di là degli infissi malconci, la buona notizia è che la copertura tiene. «Non ci sono problemi di infiltrazioni dal tetto: solamente l’ala sinistra, quella più piccola, corrispondente al sotto della terrazza mostra segni di infiltrazione e umidità - fa il quadro Mirabelli - I vari locali in giro per la villa, sui due piani, mostrano un livello di mantenimento importante e addirittura in alcune camere sono rimaste le decorazioni fatte nella fase in cui era ostello». Un conto a spanne fatto con i tecnici sugli interventi di manutenzione e conservazione da fare: la villa necessita sicuramente di un grande investimento per la parte impiantistica e la messa a norma.
«Un conto a spanne, più che approssimativo, ci fa dire che servirà più di un milione: fondamentale recuperare risorse nazionali (si pensa a bandi ad hoc) seguendo l’idea che abbiamo di farne un centro federale sportivo». E prosegue: «Rispetto a questa progettualità va sottolineato, infatti, che vista la conformazione e la suddivisione degli spazi con cucina, saloni accoglienza, camere con servizi igienici, la struttura ha una vocazione ricettiva».