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Livorno, autogestione al Cecioni. Si protesta per educatori licenziati e problemi di manutenzione

Livorno, autogestione al Cecioni. Si protesta per educatori licenziati e problemi di manutenzione

La protesta degli studenti del liceo andrà avanti fino a sabato 8 marzo: ecco i motivi

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LIVORNO. In autogestione fino a sabato 8 marzo. Tornano a protestare gli studenti e le studentesse del liceo Cecioni dopo essere scesi in piazza lo scorso 6 febbraio insieme ad altre scuole superiori della città.

I motivi della nuova azione dimostrativa decisa al termine dell’assemblea di mercoledì 5 marzo sono sempre i grossi temi della protesta. Si parte dal licenziamento degli assistenti specialistici dell’educativa dedicata agli studenti fragili, una questione che sta mobilitando la città a tutti i livelli dall’ottobre scorso e che adesso ha portato ai primi licenziamenti degli educatori.

E ancora la scarsa manutenzione e tutti i problemi legati ai disagi che quotidianamente gli studenti si ritrovano a vivere. E destinatario della protesta ancora una volta è l’ente Provincia. Si punta il dito contro palazzo granducale per la sua assenza. 

La decisione degli studenti di avviare questi giorni di autogestione è stata comunicata tramite una circolare a firma del dirigente scolastico Rino Bucci: le attività si svolgeranno al piano terra del plesso centrale della Gherardesca dalle 8.10 alle 14.10 e sono garantite le lezioni per gli studenti che non vogliono dichiararsi in autogestione.

L’autogestione finirà sabato 8 marzo. 

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