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Livorno, pietre giù dal cavalcavia della Variante: «Si è sfiorata la tragedia»

di Claudia Guarino
I danni a un'auto
I danni a un'auto

Qualcuno temeva il lancio, ma è stato un distacco d’intonaco poco dopo l'uscita "Centro". La testimonianza: «Preso in pieno, ho sbandato»

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LIVORNO. Un tonfo sordo. E il vetro dell’auto si incrina. Poi un altro colpo. E il paraurti del veicolo seguente viene danneggiato. Tic toc, tic toc. E lo specchietto di un’altra macchina si riga. Poi arrivano le forze dell’ordine e la strada viene chiusa per qualche ora. Questo perché nella serata di giovedì vari detriti sono venuti giù – sotto forma di pietre e ghiaia – dal cavalcavia sulla Variante Aurelia poco prima dell’uscita per Livorno centro. E cinque auto sono state danneggiate. «Stavo viaggiano in direzione nord quando questi sassi mi hanno colpito – racconta l’assicuratore livornese Federico Giannetti – ho sbandato, poi mi sono fermato in una piazzola di sosta. Che posso dire…mi è andata bene». E se in un primo momento c’è chi ha parlato di un lancio di sassi dal ponte, in realtà è molto più probabile che si sia trattato – è quanto emerge dagli accertamenti fatti in zona da polizia stradale, municipale e carabinieri – di un distacco d’intonaco, tanto che i tecnici di Anas – che ha la competenza sulla Variante e anche sul cavalcavia – si sono poi messi all’opera per rimettere in sicurezza tutta la zona. Ma andiamo con ordine.

Auto colpite

È successo tutto intorno alle 19,30 di giovedì 30 gennaio quando cinque auto in transito sulla Variante Aurelia (in direzione nord) sono state colpite da una pioggia di pietre. I detriti sono venuti giù dal cavalcavia pedonale e ciclabile che si trova all’altezza dal PalaModì infrangendosi sui veicoli e poi al suolo. «Questi sassi mi sono arrivati addosso all’improvviso – racconta Giannetti –. Lì per lì ho sbandato, poi mi sono fermato nella piazzola di sosta. La mia auto ha riportato cocci e graffi, mentre ho visto che quella davanti a me aveva il parabrezza devastato». Nessuna pietra, per fortuna, ha colpito persone o causato feriti, ma lo spavento è stato tanto. «Ci è andata bene».

L’allarme

Dopo l’allarme dato al 112, sul posto sono intervenute varie pattuglie delle forze dell’ordine, anche perché qualcuno ha detto di aver notateo due persone vestite di scuro aggirarsi sul cavalcavia. Ecco, dunque, che in un primo momento si è pensato che dietro al crollo, in realtà, ci fosse la mano di qualcuno. Che qualcuno, cioè, avesse volutamente lanciato le pietre dal ponte per colpire le auto in transito sulla strada sottostante, come del resto in passato è successo in altre città.

Le sagome scure

In realtà le forze dell’ordine non hanno elementi per sostenere che possa esserci effettivamente stato un lancio di pietre. Per quanto riguarda le ombre notate sul ponte, si tratterebbe di due carabinieri saliti immediatamente sul cavalcavia per controllare la situazione, considerando che una delle auto colpite dai detriti era proprio di un militare che dunque, essendo già sul posto, ha avvisato i colleghi e si è mobilitato.

Gli accertamenti

Oltre ai carabinieri, sotto al cavalcavia della Variante Aurelia sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco, le pattuglie della polizia stradale di Livorno e quelle della polizia municipale. E, basandosi sugli elementi raccolti fino a ora, le forze dell’ordine ritengono che si sia trattato del distacco di una parte dell’intonaco dal cordolo esterno del ponte. Niente di strutturale, dunque, ma comunque un crollo dall’entità tale da danneggiare vistosamente cinque auto. Ecco, dunque, l’intervento degli operai di Anas per rimettere in sicurezza la zona dopo un primo sopralluogo effettuato nell’immediatezza del fatto dei vigili del fuoco. E per permettere le operazioni parte della Variante Aurelia è rimasta chiusa per diverso tempo. Poi il traffico è tornato regolare.

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