Il Tirreno

Livorno

Tra storia e aneddoti

Livorno festeggia i 30 anni del Teatro Vertigo: «La nostra storia fatta di tanti record»

di Francesca Suggi
Livorno festeggia i 30 anni del Teatro Vertigo: «La nostra storia fatta di tanti record»

Il direttore artistico Marco Conte riavvolge il filo. Ringrazia la mamma Enzina Conte: nel weekend sale sul palco per celebrare la ricorrenza col suo spettacolo

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LIVORNO. Trent’anni dalla prima rassegna teatrale. Tre decadi un sipario storico che ha lanciato tanti artisti. E che ancora oggi è un pilastro nel tessuto culturale cittadino. Da quel piccolo “fondo” di via Gramsci del 1994 dove nasce l’associazione, il passaggio sugli scali del Pesce, fino alla sede attuale in via del Pallone.

Festeggia Marco Conte con la mamma nel cuore, la signora del teatro Enzina Conte che tanto ha dato alla scena labronica e al “suo” Vertigo. Un traguardo che si celebra sul palco sabato 1 febbraio alle 21 e domenica 2 febbraio  alle 17 con lo spettacolo "L'occhio di vetro che vedeva lontano" a firma Marco Conte, appunto. Che torna sulle scene, per l’occasione, dopo quasi sei anni lui, attore, regista, direttore artistico della compagnia Vertigo. «Nel 2011 il Vertigo si sposta nell'attuale sede di via del Pallone 2 di 520 metri quadri - racconta - Era un ex supermercato: abbiamo realizzato di fatto un'azione in controtendenza, poiché è il primo caso in Italia di supermercato che diventa un teatro, solitamente accade il contrario». Oggi 150 posti, tre aule didattiche, costumeria, laboratorio scenografico, magazzino materiali ed oggettistica, camerini e bagni. «Una realtà autofinanziata che ha lanciato tanti artisti», ne va fiero. E snocciola qualche record: «La compagnia Vertigo è l’unica compagnia al mondo che è riuscita a mettere in scena lo spettacolo considerato il più difficile del mondo: Rumori fuori scena, con 2 cast intercambiabili. Due spettacoli: Il Natale di Olimpia di Noberini e Dai Parenti mi guardi Iddio, campioni d’incasso al Goldoni».

Trent’anni di storia

Conte riavvolge il filo. La storia inizia nel '92 con un gruppo di attori tra cui Eleonora Zacchi, Riccardo de Francesca, Daniele Bettinetti e Nicoletta Ferrari a cui si aggiunsero successivamente Michael Kajano e Conte. Il primissimo spettacolo fu Tema Libero di e con Eleonora Zacchi, che mi entusiasmò tanto da chiedere di essere inserito nella compagnia, dato che Eleonora era stata allieva del Centro Sperimentale Zero nel quale io insegnavo. Poi vincemmo a San Miniato il premio come migliore attrice Eleonora Zacchi con La Gatta sul tetto che scotta. Da lì l'esigenza di prendere un locale in affitto, che fu trovato in via Gramsci e che fu affittato con dei soldi che avevo vinto al gioco del Lotto. Da lì poi è partito tutto. La svolta fu quando Enzina Conte che fu costretta a lasciare il Grattacielo, dove aveva formato già centinaia di attori e fu fondamentale per lo sviluppo di quel bellissimo spazio tutt'ora attivo, ha fondato con me la scuola di dizione e recitazione Vertigo. Poi altri premi come lo spettacolo Lenny dei Conigli dove vincemmo miglior regia Michele Cajano, miglior attore Stefano Dell'Agnello, sarebbe lungo nominare tutti gli attori ed attrici che hanno contribuito allo svluppo e la crescita del Vertigo Teatro,

 Iniziano qui i primi corsi di teatro e la prima stagione teatrale. Il 4 febbraio 1995 in scena il cabarettista Paolo Migone. Il primo spettacolo di produzione Vertigo fu un testo nato con la tecnica dell'improvvisazione durante un corso sulla comicità tenuto da Conte: la commedia "Chissà chi ce l’ha”. «La rappresentazione - ricorda il direttore artistico - vince svariati premi, tra cui il "Premio Lenci" alla rassegna Teatro Estate a Viareggio. In quell'occasione è premiata anche, come migliore attrice, l'allieva Paola Pasqui, divenuta oggi una delle più apprezzate attrici e autrici labroniche, nonché valida insegnante del team di docenti della scuola di arti sceniche di cui fanno parte anche Alessio Pianigiani, Sergio Giovannini, BarbaraMugnai». Arriva una sede più grande: è il 1995, sugli scali del Pesce, in Venezia. Nasce nel 1996 la Scuola di dizione e recitazione Vertigo diretta da Enzina Conte, insegnante di prestigio apprezzata e conosciuta in tutta Livorno, per aver contribuito alla formazione di centinaia di allievi attori, in autonomia e poi con il gesuita Padre Valentino Davanzati.

Lievitano soci e allievi. Viene fondata la compagnia Vertigo, sotto la direzione artistica di Marco Conte. Nel 2011 il Vertigo si sposta nell'attuale sede di via del Pallone. «Il progetto è stato possibile grazie al lavoro dell’ associazione e del mecenatismo della socia Mariana Kellond». Fondamentale l’apporto del vicepresidente Ugo Zammit, di Patrizia Coli, Sergio Brunetti, Claudia Baroni e altri come Roberto Pacini, Fulvio Puccinelli, Barbara Pettinati. Il Teatro Enzina Conte in memoria della direttrice della scuola scomparsa nel 2018, è anche luogo di casting importanti, da "La Prima cosa bella" di Virzì", "La Passione" di Mazzacurati e di recente"Delitti del Bar Lume" a “Solo una Madre” di Incontrada.

In scena nel weekend

“L’occhio di vetro che vedeva lontano”: Marco Conte in scena sabato alle 21 con replica domenica alle 17 (effetti audio curati da Roberto Pacini, disegno luci di Ugo Zammit).

8 settembre 1943, la flotta italiana, al comando dell'ammiragio Bergamini, parte dal porto di La Spezia alla volta di Salerno per impedire lo sbarco degli americani. L'armistizio era già stato firmato, ma l'ammiraglio Bergamini non ne era a conoscenza. Uno spettacolo dedicato a Michele Scotto e a tutta la Marina Militare italiana. Info. Per prenotazioni o tramite whatsapp a 3805842291. Ingresso intero 12 euro e riduzioni. l


 

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