Il Tirreno

Livorno

L’intervista

Livornese nella clinica dell’orrore in cui è morta Margaret Spada: «Per quel naso ho rischiato la vita»

di Claudia Guarino

	Il palazzo all’Eur dove c’è la sede dei Procopio e la giovane livornese Altea Lenzi
Il palazzo all’Eur dove c’è la sede dei Procopio e la giovane livornese Altea Lenzi

Altea Lenzi si è operata allo studio Procopio a Roma, lo stesso in cui ha perso la vita la 22enne: «Sentivo i rumori del martello fino in testa e ingoiavo sangue, pensavo di morire»

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LIVORNO. Quando è entrata nella clinica scoperta grazie ai video di TikTok ha capito che qualcosa non andava. Di operazioni simili, in passato, ne aveva fatte. Ma lì, in quello studio all’Eur, nessuno indossava guanti o mascherine. Nonostante questo lei ha deciso di andare avanti. «Quello era il naso dei miei sogni». Anche quando le hanno iniettato l’adrenalina e il cuore ha iniziato a battere forte, sempre più forte. Altea Lenzi, giovanissima livornese, è sopravvissuta all’intervento di rinoplastica secondaria effettuato nello studio romano Procopio che, invece, è costato la vita a Margaret Spada, morta ad appena 22 anni. E adesso lancia un appello. «Rivolgetevi sempre a professionisti, non a chi si improvvisa medico. Il bravo dottore ha esperienza, serietà e autorevolezza e non mette mai i pazienti in condizioni di rischio».

Altea, come è venuta a conoscenza dello studio romano Procopio?

«Li ho trovati attraverso dei video su TikTok. Mi piaceva molto il risultato dei loro interventi. Quello era il naso dei miei sogni. Perciò li ho contattati».

Che cosa le dissero?

«Mi chiesero se volessi fissare subito l’intervento, ma ho detto che avrei prima preferito fare una visita. Poi sono andata a Roma e devo dire che ho impiegato del tempo a trovare lo studio. Sul campanello c’era scritto solo nome e cognome, senza che fosse indicato il titolo di dottore. Mi ha visitato Marco Procopio, il padre e mi ha detto “se vuoi ti opero subito”».

Ha pensato di accettare?

«Non l’ho fatto perché non avevo i soldi dietro. Ho fissato la data dell’intervento: 30 settembre e ho iniziato una comunicazione su Whatsapp con la segretaria che, arrivati alla mattina dell’intervento, mi ha chiesto se avessi mangiato».

Ma quello non era il suo primo intervento, aveva già esperienza, sotto questo punto di vista

«No, avevo già fatto precedenti interventi. Alle labbra, per esempio, ma anche al seno e al naso stesso. E le volte precedenti mi avevano detto di rimanere a digiuno, per questo la richiesta della segretaria mi è parsa strana».

Lei che ha fatto?

«Ho mangiato solo mezza pizzetta. Avevo paura di vomitare. E forse è ciò che mi ha salvata».

Arriviamo al giorno dell’intervento

«Sono andata allo studio con mia zia e mi hanno detto che mancavano degli esami, ma nessuno me li aveva chiesti. Fatto sta che mi dicono: ti facciamo un regalo, ti operiamo ugualmente. Il tuo intervento sarebbe da anestesia totale, ma ti facciamo un regalo».

E lei ha accettato

«Mi hanno fatto sdraiare sul lettino così com’ero vestita. E loro non avevano guanti, né mascherine o cuffie».

Questo sui video di Tik Tok non si vedeva

«No, lì si vedeva solo il risultato».

Cosa ha provato durante l’intervento?

«Il cuore mi batteva a mille. Mi hanno iniettato l’adrenalina e avevo delle palpitazioni incredibili. Sentivo i rumori del martello fino alla testa e ingoiavo sangue».

Dolore?

«Dolore no, però sentivo tutto quello che succedeva».

Quanto è durato l’intervento?

«Un’ora e un quarto circa».

Come si sentiva dopo?

«Dopo sono rimasta lì per 15 minuti, poi sono andata a casa con mia zia. Sanguinavo e avevo delle garze sul naso. La tachicardia mi è durata una settimana intera e per diverso tempo non sono riuscita a dormire».

Tutto questo per la cifra di?

«3.200 euro in contanti, senza ricevuta».

Ora come sta?

«Ancora ho indolenzimento e tengo i cerotti. Però cosa posso dire, sono stata fortunata. Potevo essere al posto di Magaret».

Dopo l’intervento ha più sentito i Procopio?

«Sì, mi scrivevano ogni tanto. E poi avevo dei controlli fissati da fare, che adesso mi hanno cancellato».

In tutto questo qual è il messaggio che vuole trasmettere a chi, come lei, naviga su Tik Tok e ha intenzione di sottoporsi a interventi di chirurgia plastica?

«Ho fatto molti interventi di chirurgia plastica e non posso certo dire di essere contraria. Ma è necessario affidarsi a professionisti del settore. Per Margaret a questo punto non possiamo fare più niente, ma possiamo fare in modo che cose di questo tipo non accadano più. Perciò alle ragazze come me dico: state attente nella scelta del chirurgo perché alla nostra età è difficile valutare con lucidità e consapevolezza la situazione, soprattutto quando ci si mette alla ricerca della perfezione a ogni costo».

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