Il Tirreno

Livorno

L'operazione

Livorno, nuova retata in piazza Garibaldi: arrestati due uomini e una ragazza con la cocaina

di Stefano Taglione
Le pattuglie dei carabinieri in piazza Garibaldi (foto d'archivio)
Le pattuglie dei carabinieri in piazza Garibaldi (foto d'archivio)

Sono stati sorpresi sugli scali delle Cantine: per due di loro obbligo di firma, mentre il terzo si trova ora ai domiciliari. Gettato nel fosso un involucro con la "polvere bianca"

31 ottobre 2024
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LIVORNO. I carabinieri li hanno sorpresi seduti su uno scalino nella zona di piazza Garibaldi, sugli scali delle Cantine, mentre confezionavano alcune dosi di cocaina, sequestrando loro due grammi di “polvere bianca” e un involucro, il cui contenuto è affondato nei fossi, in cui ritengono che vi fossero 70 grammi della stessa sostanza stupefacente, che però non è mai stato recuperato.

È con l’accusa di concorso in spaccio che lunedì 28 ottobre, a ridosso del centro, i militari del nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato il quarantacinquenne marocchino Zaouhair Atif, il ventottenne tunisino Yassine Jaouadi e la ventunenne etiope Fikiraddis Prini. Uno degli indagati, accorgendosi dell’arrivo della pattuglia, ha gettato uno degli involucri nel fosso: solo il cellophane è stato recuperato, visto che la droga è affondata. Nonostante questo, dalle immagini delle telecamere con cui i tre sono stati ripresi, i carabinieri ritengono che l’involucro, grande quanto un pugno, contenesse 70 grammi di cocaina, questo il quantitativo che si ritiene vi fosse contenuto all’interno. Il pubblico ministero Pietro Peruzzi – ritenendo che i 70 grammi di cocaina «corrispondono a un controvalore di poco meno di seimila euro nel mercato al dettaglio» – per i tre aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Arresti, nella sua abitazione, confermati solo per Atif, dato che per Jaouadi e Prini – difesi dall’avvocata Alessandra Natale – la giudice Martina Graziani, convalidando l’intera operazione di polizia giudiziaria, ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di un’ennesima retata, quella dei carabinieri, che ha avuto come epicentro la zona di piazza Garibaldi, dove già nelle scorse settimane ci sono stati molti fra controlli e denunce. 

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