Il Tirreno

Livorno

lL'intervista

Livorno, la sfida di Marco Baliani a teatro: «Siamo zombie col cellulare, l’empatia cattura»

di Maria Teresa Giannone
Livorno, la sfida di Marco Baliani a teatro: «Siamo zombie col cellulare, l’empatia cattura»<br type="_moz" />

Primo appuntamento di "Scenari di Quartiere" venerdì 30 agosto a Quercianella con “Del coraggio silenzioso”. Nello spettacolo l’attore racconta cinque storie, tra cui quella di Rosa Parks

29 agosto 2024
3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Al calasole. Tutti insieme ad ascoltare storie e serenate: ecco che ritorna Scenari di Quartiere il festival delle “narrazioni” che piace tanto ai livornesi ma che richiama pubblico numeroso anche da fuori. Cortili, piazze, la Venezia, scorci della Livorno più caratteristica sono lo scenario: si accede gratuitamente e se si ha paura di non trovare posto su una delle 300 sedie messe a disposizione dagli organizzatori, ci si porta una stuoia o uno sgabello pieghevole da casa.

Si comincia domani sera alle 19 a Quercianella con Marco Baliani e il suo “Del coraggio silenzioso” nel parco della Casa San Giuseppe, casa per ferie (ma anche molto altro) delle suore della San Vincenzo de’ Paoli. Un posto bellissimo e molto curato, vicino al mare: per chi prenota ( telefonare allo 0586 491060) c’è la possibilità dopo di partecipare alla cena di beneficenza.

Marco Baliani è un artista dalle molte facce: è attore, regista, drammaturgo, romanziere, maestro di generazioni di attori, capace di guidare moltitudini di giovani in progetti teatrali di mezza Europa, di coinvolgere i ragazzini di strada di Nairobi nell’interpretazione di un “Pinocchio nero”. Ed è con lui - e con altri attori come Marco Paolini e Laura Curino – che si comincia a parlare negli anni Ottanta di “teatro di narrazione”.

«Nel 1989 – spiega Baliani – ho iniziato un percorso e ancora ci sono dentro. Ma non è che volevo creare un genere particolare. Semplicemente volevo spostare l’attenzione del pubblico dagli occhi alle orecchie, costringerlo ad ascoltare le parole. Era un atto politico in una società che già allora ti bombardava con le immagini».

Figuriamoci ora…

«Oggi l’occhio delle persone è ancora più distratto. Hanno molte finestre aperte contemporaneamente e questo causa un forte stress emotivo, non riescono a staccarsi dal cellulare. Se vai in treno o nella metro vedi gruppi di zombie che si relazionano solo con se stessi. Il mio lavoro consiste nel tentare si scardinare questo processo di narcisismo solipsistico».

E per riuscire a farlo devi essere un attore molto bravo.

«Il teatro di narrazione attiva l’immaginazione. E spetta sempre all’attore entrare in relazione con il pubblico, se non riesce la colpa è sua. Così nasce l’empatia e la possibilità di esplorare anche le zone d’ombra che abitano dentro di noi. Prenderne coscienza sarebbe utile in un mondo in cui si è persa la capacità di ascolto e i giovani fanno fatica ad esprimere i sentimenti mentre dilagano violenza e bullismo. Ci sarebbe tanto da dire sull’incapacità della scuola di fornire strumenti ai ragazzi. Il teatro sa farlo: mette il dito sulla piaga».

Che cos’è il coraggio silenzioso che dà il titolo allo spettacolo?

«Quello che non è appariscente e che non si aspetta nessuna ricompensa. È un impulso ad agire che un individuo sente di colpo. Racconto cinque storie. Una è quella di Rosa Parks, la sarta di colore che nel 1955 in America rifiutò di cedere il suo posto sull’autobus ad un bianco: per quel gesto fu arrestata e incarcerata ma diventò un simbolo delle lotte dei neri. Racconto la sua storia con un taglio particolare, parlerò di lei che aveva tanto sonno e della sua stanchezza alla fine di una giornata di lavoro».

Marco Baliani sarà accompagnato in scena da Mirco Mariottini (clarinetto ed elettronica).

Scenari di Quartiere prosegue nel fine settimana: sabato in via Stenone nel quartiere Shangai serenata con Arie d’opera (musiche di Verdi, Puccini e Mascagni) con il soprano Antonella Biondo, al piano Anna Cognetta. Domenica invece in un cortile di via Pannocchia (Quartiere Stazione) Elisabetta Salvatori presenta “Come gli scambi del treno”. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA


 

Primo piano
Il delitto

Ucciso a Viareggio, fermata una 65enne: la manovra killer con l’auto dopo la rapina – Video

Sportello legale