Il Tirreno

LIVORNO. È entrato nell’ufficio di un tecnico della radiologia portandogli via un computer portatile. Per questo un trentanovenne di Santa Maria a Monte (Pisa) e originario della provincia di Avellino – Carmine Arginone il suo nome, difeso dall’avvocata Delia Del Carlo – è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Ardenza, che sono intervenuti in collaborazione con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile.

L’episodio è accaduto il 21 agosto, attorno alle 8 di mattina. L’allarme, con l’immediata chiamata al 112, è scattato grazie alla segnalazione dei dipendenti dell’Asl e la collaborazione delle guardie giurate del Worsp Security Group, che presidiano l’area di viale Alfieri. Molti i testimoni che hanno notato il trambusto nel padiglione, con il personale al lavoro che lamentava del furto appena messo a segno. Fondamentali, per appurare i fatti, gli accertamenti dei carabinieri, che sono riusciti in poche decine di minuti a risalire al presunto responsabile, identificato nel trentanovenne.

«I militari dell’Arma hanno rapidamente raggiunto l’ospedale, ascoltato le diverse persone informate sui fatti ed eseguito i riscontri necessari che hanno consentito di ricostruire la vicenda. Il sospettato sarebbe stato notato uscire furtivamente dalla sala di radiologia con uno zaino in spalla, che è stato poi appurato contenere un computer portatile di proprietà di un tecnico di laboratorio, appena rubato profittando della sua momentanea distrazione».

L’arresto, disposto dalla pm di turno Antonella Tenerani che per lui aveva chiesto la misura cautelare in carcere, è stato poi convalidato dal giudice per le indagini preliminari, che per Arginone ha disposto l’obbligo di dimora a Santa Maria a Maria, dove abita, e il pernottamento in casa dalle 21 alle 7.