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Il caso

Tentato suicido nel carcere di Livorno, sono disperate le condizioni del 35enne


	Il carcere di Livorno
Il carcere di Livorno

L’uomo si trova da un mese in regime di custodia cautelare

04 luglio 2024
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LIVORNO. Risulta ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Livorno in condizioni disperate il detenuto livornese di 35 anni che, nella notte tra lunedì e martedì, ha tentato di togliersi la vita nel carcere livornese delle Sughere.

L’uomo si trova da un mese in regime di custodia cautelare ed è stato subito ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Livorno. E una cosa del genere non è successa solo a Livorno. Anzi, secondo gli addetti ai lavori, sarebbe un fenomeno sempre più frequente. «Si è suicidato nel carcere di Firenze la 53esima vittima di questa strage senza fine, un giovane ventenne di origine marocchina con poco più di un anno di pena da scontare». Lo ha comunicato ieri pomeriggio Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria sottolineando che «nell’ultimo consiglio dei ministri niente di veramente utile al sistema carcerario è stato fatto. Stiamo assistendo ad un’ecatombe senza precedenti: 53 detenuti si sono tolti la vita, mai così tanti, più i cinque poliziotti penitenziari che si sono anch’essi suicidati dall’inizio dell’anno. L’intero sistema carcerario è al collasso, i numeri degli eventi critici sono tutti i peggiori della storia delle carceri italiane. Il nostro sistema è assolutamente paragonabile a quelli degli Stati africani – ha proseguito Di Giacomo, aggiungendo che – il governo e l’amministrazione penitenziaria sono assolutamente incapaci di gestire la gravissima situazione. Dopo il consiglio dei ministri i che ha visto come unico risultato l’incapacità di trovare soluzioni concrete e tempestive, non ci resta che sperare nell’aiuto della provvidenza».
 

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