Il Tirreno

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La tragedia

Livorno, muore in auto contro un camion musicista ed ex dirigente portuale

di Stefano Taglione
Livorno, muore in auto contro un camion musicista ed ex dirigente portuale

Gabriele Nassi, 75 anni, era il braccio destro del "padre" del porto Italo Piccini. Come batterista, con le "Sfingi", aveva suonato con Lucio Dalla e gli Equipe 84. Lascia tre figli

24 agosto 2023
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LIVORNO. Stava andando a Pievepelago, sull’Abetone, per partecipare a un’assemblea di condominio. Ma si è scontrato in auto contro un camion, morendo sul colpo, forse dopo un malore improvviso. Tragedia ieri a Lucca, dove sulla statale 12 del Brennero all’altezza di San Pietro a Vico, ha perso la vita il livornese Gabriele Nassi, ex direttore amministrativo e finanziario della Compagnia impresa lavoratori portuali, braccio destro del “padre” del porto Italo Piccini (all’epoca console della Compagnia), ex amministratore de “Il Faldo”, l’autoparco che aveva contribuito a realizzare, e negli anni Sessanta batterista della band delle “Sfingi”, un gruppo che ha suonato perfino con gli Equipe 84 e con il grande Lucio Dalla.

L’incidente stradale è avvenuto attorno alle 14 di ieri: Nassi, 75 anni e da solo sulla sua Volkswagen Golf bianca, era partito da Montenero Basso, dove abitava, da un’oretta. «Dovevo essere con lui, visto che abbiamo la casa in comproprietà a Pievepelago – racconta il cognato, Luigi Sena, presidente del consorzio del Mercato delle Vettovaglie – ma ieri sera (nella serata di martedì scorso per chi legge ndr) gli ho detto che non ce l’avrei fatta, perché dovevo andare a una riunione sul turismo nell’ambito della Festa dell’Unità e non sarei potuto rientrare per tempo a Livorno, visto che l’assemblea in montagna era prevista per le 15 e dovevamo discutere di alcuni lavori importanti da svolgere nel palazzo. “Luigi, non ti preoccupare vado io, non c’è bisogno che tu venga”, mi ha risposto. Il destino ha voluto così, potevo essere io sulla sua macchina, o lui sulla mia. Per me era come un fratello, è il marito di mia sorella Daniela Sena, insieme uscivamo sempre. Era un grande appassionato di vela».

Nassi, a Livorno, non era conosciuto solo per il suo lavoro in Cilp. Ma anche come musicista. Negli anni Sessanta, infatti, era fra i componenti dalla band delle “Sfingi”, con Gaetano Salvi (cantante solista), Guglielmo Ferro (alla chitarra), Mario Pini prima e Antonio Favilla (organo) e Franco Pasquini al basso.

Il gruppo si è sciolto nel 1972 e all’inizio degli anni Sessanta aveva da subito registrato un buon riscontro di pubblico e dopo numerose serate all’Albergo Atleti e al Tapiro di Livorno lui e i colleghi avevano iniziato a suonare in Versilia. Sono stati notati dall’impresario Santini, che ha procurato alla band contratti per circa tre anni a Sampierdarena, in Liguria. È iniziato così un sodalizio come gruppo di supporto a Lucio Dalla, con il quale si esibiscono alla Caravella di Forte dei Marmi, partecipando anche alla preparazione della famosa canzone di Lucio “4 Marzo 1943”. Il Piper 2000 li ha visti protagonisti insieme agli Equipe 84, mentre spesso e volentieri sono stati chiamati ad allietare le serate di Kursaal di Montecatini. Hanno inoltre partecipato al terzo concorso “Eurodavoli”, riservato ai cantanti e complessi di musica leggera dilettanti di Livorno e provincia, vincendo il primo premio.

Nassi, sposato con la livornese Daniela Sena, lascia tre figli e cinque nipoti. Non è chiaro quando sarà celebrato il suo funerale. «Per ora – conclude Sena – non abbiamo ancora potuto vederlo, visto che il magistrato potrebbe decidere l’autopsia. Ancora non sappiamo nulla, nemmeno cosa sia successo».


 

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