Il Tirreno

Livorno

Il caso

Livorno, la “strana” buca sul viale Italia: sotto ci scorre il rio Maggiore

di Flavio Lombardi
Livorno, la “strana” buca sul viale Italia: sotto ci scorre il rio Maggiore

Pericolosa? Presto nuova ispezione dove il torrente è tombato

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. C’è una buca a Barriera Margherita vicino alla fermata bus direzione sud, lunga circa 4 metri, larga 2. Un rattoppo con un po’ di bitume e via. Questa buca, però è particolare. Perché la sua geografia tende a estendersi a ragnatela, facilitando infiltrazioni che non fanno bene al fondo. Non sarebbe in fin dei conti un fatto granché preoccupante se, in quell’esatto punto dell’asse stradale, a un massimo di un metro di profondità, non ci scorresse lo scatolare datato 1930 del tombamento del Rio Maggiore che, proveniente da via Nazario Sauro, attraversa l’arteria del lungomare e si getta poi nell’area dell’Accademia Navale. Lì, quando si completerà l’agenda messa a calendario per i lavori di adeguamento idrico e di messa in sicurezza dopo i gravi fatti dell’ alluvione, il corso d’acqua sarà finalmente scoperto.

I disegni, le piantine, parlano chiaro secondo la relazione fatta nel 2018 dallo studio Techné di Lucca, incaricato dalla Regione Toscana della fattibilità tecnico economica con tanto di ispezione per verificare lo stato di conservazione del manufatto. In punti precedenti ma non lontani, le foto testimoniano che le “strutture portanti del solaio appaiono fortemente compromesse dal punto di vista strutturale, con esposizione dei ferri di armatura e distacco di ampie porzioni di calcestruzzo, sopratutto in corrispondenza delle nervature”. Rilevazioni tecniche insindacabili e agli atti.
Dalle immagini rilevate sulla strada, si nota il bitume gettato a coprire la buca generando il dubbio se si sia condotta una indagine su cosa l’abbia causata. L’allargamento sembra lungo quanto un pezzo della larghezza della galleria sotto terra, in corrispondenza del punto in cui si registra il cambiamento di sezione idraulica.

L’aver buttato asfalto come riempimento, non fa altro che appesantire quella sezione di manto, cambiando la porosità dell’asfalto nel punto in oggetto. Solo una pezza; fatta per consuetudine universale, quando si cerca semplicemente di risparmiare per non rifare una porzione più ampia che però eliminerebbe il problema. Qualsiasi buca dovrebbe generare la domanda del perché si forma, a maggior ragione per questa che è proprio sopra il tetto del tunnel. Se lo scatolato fosse esattamente come all’epoca della ricognizione di 5 anni fa, si dovrebbe tener conto che comunque dove c’è la l’avvallamento in superficie ora c’è un punto sensibile perché l’acqua da lì filtra indebolendo il manufatto sottostante. Tra l’altro, a poca, distanza dalla rotatoria a fagiolo i cui lavori ,qualcosa potrebbero “aver smosso”..

Ad agosto, i Vigili del Fuoco hanno effettuato un sopralluogo. E ci torneranno entro fine aprile. Tutto sotto controllo? Il comandante Ugo D’Anna spiega. «C’è un accordo con il Comune per andare a ispezionare coi nostri mezzi, alcuni tratti non facilmente ispezionabili. Nostro compito, era guardare se certi punti fossero ostruiti da detriti, rami, immondizia e perfettamente fruibili a livello di scorrimento delle acque. In buona sostanza, se le vie fossero libere o meno. Non abbiamo verificato però le condizioni dello scatolare. Certo, adesso, cercheremo di indagare anche su questo fronte». Ad ora, quindi, si è certi che l’acqua lì sotto, defluisce bene. Ma il calcestruzzo è in grave sofferenza? I dati ultimi sono del 2018 e la buca sopra è arrivata dopo...
 

Italia mondo
La terra trema

Forte scossa di terremoto a Napoli: panico in città, evacuata l’università

Sani e Belli