Il Tirreno

Livorno

Caos in ospedale

Dà in escandescenze al pronto soccorso e stacca l’insegna della polizia

Stefano Taglione
L'insegna della polizia di Stato riattaccata dopo il caos
L'insegna della polizia di Stato riattaccata dopo il caos

Livorno: l'uomo è stato fermato da una guardia giurata del Worsp Security Group e dagli agenti del posto fisso. Poi la denuncia in questura

20 febbraio 2023
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LIVORNO. Ha dato in escandescenze al pronto soccorso staccando di netto l’insegna del posto fisso della polizia di Stato. Protagonista dell’episodio, attorno alle 17 di lunedì 20 febbraio, un giovane nordafricano che si trovava all’ospedale per farsi refertare. Immediato l’intervento di una vigilante del Worsp Security Group, giunta dal corpo di guardia all’ingresso di via Gramsci, che insieme agli agenti del presidio rinforzato nei mesi scorsi dal questore Roberto Massucci lo ha riportato faticosamente alla calma.

In suo supporto, dal varco riservato all’accesso dei dipendenti dell’Asl e dell’indotto dove si trova il piantone dei vigilanti, è dovuto arrivare anche un suo collega, perché il giovane di collaborare proprio non ne voleva sapere. Si tratterebbe, secondo quanto appreso, di un uomo che spesso si reca in visita al pronto soccorso per problemi di salute non gravi da ricorrere alle cure dei medici dell’emergenza-urgenza e che ieri pomeriggio, dopo essere stato medicato al triage, è stato poi portato in questura da un equipaggio della Squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato per essere denunciato. Le guardie giurate, nel tentativo di riportarlo alla calma, sarebbero state pure offese. Nessun sanitario, né guardia particolare o appartenente alle forze dell’ordine, è per fortuna rimasto ferito. «Purtroppo queste sono cose all’ordine del giorno, ormai non ci facciamo neanche più caso», spiega avvilito un dipendente dell’ospedale che ha assistito all’episodio. In quel momento, in attesa di essere visitate, c’erano molte persone che si sono spaventate e hanno richiesto aiuto. L’insegna del posto fisso della polizia di Stato, aperto e in quel momento naturalmente presidiato, è stata poi riattaccata con delle viti, come documentato dalla foto pubblicata dal Tirreno.

Un ennesimo episodio di violenza che riguarda la struttura pubblica di viale Vittorio Alfieri, dopo l’aggressione al primario del pronto soccorso Luca Dallatomasina, picchiato un mese da un paziente livornese di 34 anni che voleva costringere il medico di turno a fare una Tac al figlio, e dopo l’alterco – con spinte e pugni – avvenuto fuori da un ambulatorio di odontostomatologia, nei giorni successivi, che ha visto ferito un infermiere livornese di 60 anni e la stessa persona che lo aveva aggredito, un quarantasettenne lucchese di origine marocchina, padre di due bambine che avevano appena terminato la visita col dottore con il quale il genitore, nonostante il medico fosse in quel momento impegnato in un’altra visita, voleva a tutti i costi parlargli per avere informazioni su alcuni moduli da compilare. Sempre a fine gennaio, al pronto soccorso, un trentaduenne livornese era stato denunciato dai carabinieri dopo essere stato sorpreso a rubare due borse nello spogliatoio delle infermiere: i militari, avvertiti dal personale sanitario, lo hanno trovato chiuso in un bagno e in possesso di alcune loro carte di credito. l


 

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