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Da Porta a Mare alla Bellana si ridisegna il canale a cielo aperto – Il progetto

di Juna Goti
Da Porta a Mare alla Bellana si ridisegna il canale a cielo aperto – Il progetto

In arrivo il nuovo progetto, ma per completare l’opera ci vorranno tre anni. Intanto si allungano i permessi a costruire per l’hotel nelle aree ex Lips

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LIVORNO. Del canale della Bellana i livornesi, più o meno distrattamente, sentono parlare almeno da una quindicina di anni. Ovvero da quando, nel 2008, fu firmato l’accordo di programma per “lo sviluppo e la trasformazione degli ex cantieri Orlando e delle aree portuali limitrofe”. Cos’è il canale della Bellana? È quello che in parte scorre già nel cuore di Porta a Mare: il tratto che va dalla Darsena Nuova – arena della Risi’atori – fino alla storica palazzina del Cantiere fu inaugurato dall’Autorità portuale nel luglio del 2015. Così oggi l’acqua scorre fino all’altezza del ponte di via Edda Fagni, di fronte all’Arena Astra: basta affacciarsi un po’ alle spallette sul marciapiede per vederla che ristagna.

Quello che invece ancora manca è il delicato tratto che va da via Edda Fagni alla Bellana, dove il canale dovrà scorrere a cielo aperto per poi tuffarsi in mare. Non stiamo parlando di un punto della città sperduto: siamo sul portone di ingresso del lungomare, tra il viale Italia e i capannoni blu dove ogni giorno vengono lavorati gli yacht di Azimut Benetti: come cambierà questo spazio? E fra quanto?

Scadenze allungate

Queste due domande sono tornate di attualità ora che il Comune ha formalmente deciso di allungare di tre anni, fino al 2026, i permessi che la società Porta Medicea avrebbe visto scadere in questi giorni per costruire tutta la Porta a Mare 2: l’albergo, l’ostello, un’altra quarantina di case e un centro polifunzionale tra le aree ex Lips, l’Arsenale e il Molo Mediceo (praticamente dalla parte opposta rispetto a piazza Mazzini o alle ex Officine Storiche). Com’è noto, è da tempo in corso una interlocuzione tra il colosso immobiliare delle coop e il Comune per attualizzare i progetti che erano vecchi ormai di vent’anni. Ma in questo caso fra le ragioni della proroga concessa il 20 gennaio a Porta Medicea c’è anche il ritardo nella realizzazione della parte finale del canale della Bellana. Nelle determina 345 viene infatti spiegato che mancano ancora all’appello alcuni interventi che devono essere portati a termine dagli enti che a suo tempo firmarono l’Accordo di programma, come l’Authority o l’Agenzia del demanio. E tra gli «interventi non realizzati che hanno impedito e impediscono» alla società «la realizzazione sia delle opere di urbanizzazione che delle opere private del Piano particolareggiato di Porta a Mare» vengono citati, in particolare, la «riallocazione della casermetta Polmare e la realizzazione del canale Bellana». Più nel dettaglio si dice che «riguardo alla casermetta Polmare – la cui progettazione esecutiva è a carico di Porta Medicea – l’Autorità di sistema portuale ha trasmesso alle amministrazioni competenti», il 28 dicembre scorso, «la bozza di sotto accordo di programma sulle articolazioni periferiche del Ministero dell’Interno relativa all’accordo per la riorganizzazione dell’esistente sistema delle aree e degli specchi acquei del molo mediceo...» e che insomma «si può stimare in non meno di tre anni il tempo prima di conferire le aree necessarie a Porta Medicea per il completamento delle opere di urbanizzazione». Quanto invece al canale della Bellana, «è ad oggi solo in fase di progettazione da parte dell’Autorità portuale il tratto terminale» e «per il completamento dell’opera si stima che occorrano circa tre anni».

«Ma è un lavoro chiave»

«Ma per noi il completamento del canale fino allo sbocco a mare è importantissimo», dice al Tirreno Roberto Zoia, il presidente di Porta Medicea, ovvero il braccio di Igd che sta costruendo Porta a Mare: è importantissimo «perché è previsto nell’accordo di programma tra gli obblighi dell’Autorità portuale» e perché «anche se non incide direttamente sui nostri lavori, c’è un disagio, visto che l’acqua è ferma, ristagna». Quindi, sottolinea il presidente, «anche noi siamo in attesa di capire le tempistiche di completamento di tutto il canale fino allo sbocco a mare».

Il nuovo progetto

Si scopre così che in realtà un passo avanti è stato fatto e che si sta per entrare in una fase che si spera decisiva. Il presidente dell’Authority, Luciano Guerrieri, fa infatti sapere che è stato affidato il nuovo progetto, che è atteso nell’arco di un paio di mesi. «In realtà noi non avremmo un obbligo – puntualizzano dall’Authority – perché questo intervento era previsto in un Accordo di programma che era finanziato con 35 milioni, e dopo che molte opere sono state fatte, i soldi non ci sono più». Però ce li metterà Palazzo Rosciano: «Quest’anno abbiamo inserito l’opera nel nostro piano triennale dei lavori e la stiamo progettando. Il progettista è al lavoro, dovrebbe consegnarci il progetto di fattibilità tecnico economica tra febbraio e marzo: a quel punto andremo in conferenza dei servizi con gli altri enti, a cominciare dal Comune, perché c’è da definire la confluenza del canale nella Bellana, ci sono aspetti che possiamo coordinare solo con l’amministrazione...». Aspetti delicati, se si pensa che se ne discute da anni e che il canale si troverà a scorrere praticamente tra i cantieri di Azimut e la ciclabile del viale Italia. C’è quindi da capire quale tra le varie ipotesi progettuali sul piatto andrà davvero in porto. Il costo previsto era di 6 milioni, diventati 7 con l’aumento dei prezzi. L’obiettivo è mandare a gara tutto quest’anno.

Officine Storiche al via

Intanto sta marciando verso l’inaugurazione il nuovo complesso delle Officine Storiche, lato via Fagni. «Contiamo – conferma da Porta Medicea Zoia – di inaugurare tutto il complesso commerciale entro fine giugno». Entro marzo potrebbe aprire intanto la maxi palestra a marchio Tonic. Diverso è per l’albergo previsto nelle aree ex Lips, che nell’ultima versione annunciata a fine 2022 sarà diviso tra albergo classico (60 camere) e formula residence (le altre 60): con i lavori della Porta a Mare 2 si partirà da qui, ma solo dopo che Palazzo Civico avrà varato il nuovo piano operativo comunale, dando un colpo di matita anche a questa delicata area tra porto e città.
 

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