Villa Trossi raccontata dalla studiosa Ventimiglia
LIVORNO
Metti insieme le vite dinamiche di donne colte e intraprendenti e uomini d’impresa in viaggio. Aggiungi intrecci biografici che, tra l’Inghilterra, l’India, la Francia, Biella e Napoli, portano alla Livorno cosmopolita di fine Otto e inizio Novecento. Concludi il periplo di queste vicissitudini in una villa ricca d’arte sul lungo mare di Ardenza.
Questi in sintesi gli ingredienti salienti della storia ricostruita dalla giovane Anna Ventimiglia e appena pubblicata nel volume illustrato Villa Trossi. Storia di una dimora livornese e delle sue famiglie (Astarte Edizioni, Pisa). Il lavoro di ricerca, condotto dalla studiosa per la sua tesi magistrale, ha riportato alla luce documenti e immagini inediti custoditi in archivi. Non solo dunque si presentano le novità circa la storia dell’edificazione della dimora, oggi sede della Fondazione Trossi-Uberti dai cognomi degli ultimi proprietari, ma si delinea una narrazione, fino ad oggi ignota, sulle vicende delle famiglie Coventry e Santasilia che questa villa vollero costruire. Oltre alle numerose immagini, il volume contiene un contributo di Denise Ulivieri, docente di storia dell’architettura all’Università di Pisa, una prefazione del presidente della Fondazione Gianfranco Magonzi e una postfazione sul mecenatismo di Corinna Trossi e Dino Uberti scritta dalla direttrice Veronica Carpita. L’autrice Anna Ventimiglia presenterà il libro domani alle 19 sulla pagina Facebook della Fondazione Trossi-Uberti. —