Livorno

Morto sul lavoro in porto, il Comune di Livorno proclama il lutto cittadino

La facciata del Comune (foto di archivio)
La facciata del Comune (foto di archivio)

Bandiera a mezz'asta nel giorno delle esequie. Il Comune chiederà ai commercianti di chiudere per un minuto i negozi e sospenderà tutte le attività ludico-ricreative. Il cordoglio del sindaco: "Evento inaccettabile, non si parli di fatalità"

26 agosto 2015
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LIVORNO. L’amministrazione comunale di Livorno ha deciso di proclamare il lutto cittadino per la morte dell'operaio elettricista di 38 anni originario di Mugnano (Napoli), morto il 25 agosto sul posto di lavoro, in porto. La formalizzazione della decisione avverrà giovedì 27 in occasione della riunione di giunta già in programma. Il lutto - spiegano dal municipio - si svolgerà in occasione delle esequie (anche se non si terranno in città ma nel luogo di origine del lavoratore).

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Come specificato nella delibera di giunta, il lutto cittadino si esprimerà attraverso l’esposizione immediata della bandiera cittadina a mezz’asta per l’intera giornata, con la proposta alle organizzazioni rappresentative degli esercizi commerciali di un minuto di chiusura degli esercizi pubblici e dei locali di spettacolo in concomitanza con l’inizio della cerimonia funebre e con la sospensione di tutte le attività pubbliche ludico-ricreative organizzate dall’amministrazione comunale. Inoltre è stata stabilita la partecipazione  del Gonfalone della città listato a lutto alla cerimonia funebre.

“La sicurezza nei luoghi di lavoro – intervengono con una nota i vertici dell'amministrazione comunale - rappresenta un elemento imprescindibile e assoluto che assurge a valore immune da ogni logica di mercato e di ricerca del profitto. La città di Livorno  è da sempre sensibile ai temi del lavoro e nello specifico a quello della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e queste tragedie devono indurre a scelte coraggiose e improcrastinabili sull’applicazione delle norme di sicurezza sul posto di lavoro, sui controlli e sugli investimenti. L’amministrazione intende pertanto rendersi promotrice attiva di ogni azione finalizzata a garantire ad ogni lavoratore la massima sicurezza possibile”. Di seguito il cordoglio del sindaco Filippo Nogarin.

“La tragedia che si è consumata nel cantiere dove ha perso la vita un lavoratore e sono rimasti feriti altri dodici suoi colleghi, di cui uno in condizioni molto gravi - interviene il sindaco - mi riempie di profondo dolore e di rabbia. Dolore per i familiari di Gabriele Petrone, ai quali vanno le mie più sentite condoglianze, e rabbia di fronte al verificarsi di un evento inaccettabile come la morte di un uomo sul proprio luogo di lavoro. Non esistono parole sufficienti per commentare questo duro colpo inferto così profondamente alla nostra comunità, solo a pochi mesi di distanza dall'incidente sul lavoro occorso all'Alto Fondale del porto che costò la vita a un lavoratore filippino. Non è concesso parlare di fatalità davanti a episodi come questo, in cui muoiono persone intente a godere di un diritto tra i primi ad essere sancito e tutelato dalla nostra Costituzione".

"Pur impossibilitato a essere fisicamente presente, a causa della convalescenza che mi obbliga a casa - aggiunge - ho seguito fin dall'inizio le fasi concitate dei soccorsi, coordinandomi con la vicesindaco Stella Sorgente, con il mio portavoce Andrea Morini e con l'assessore al sociale Ina Dhimgjini, che si sono recati immediatamente sul luogo della tragedia e poi al pronto soccorso. Quanto si è verificato  richiede da parte dell'amministrazione comunale il massimo impegno nel cercare e ottenere le risposte alle tante domande che la città continua giustamente a porsi in tema di sicurezza sul lavoro, mentre alle autorità preposte spetterà il compito di individuare le cause dell'incidente e delle eventuali responsabilità. Auguro ai feriti una pronta guarigione e, di nuovo, rinnovo l'impegno dell'amministrazione per assicurare il miglioramento della sicurezza e delle condizioni di lavoro di chi opera in ambito portuale”.

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