Il Tirreno

Livorno

Diocesi: don Barbieri a Sant'Agostino invece che a Ardenza

Mauro Donateo
Don Valerio Barbieri
Don Valerio Barbieri

Dietrofront della curia: anziché prendere il posto di don Carlo Certosino a San Simone (dove resterà don Annibale Reyes), don Valerio affiancherà don Matteo Gioia nella guida della parrocchia di S. Agostino. In duomo il vescovo ordina un prete (don Ramon Guidetti) e un diacono (Federico Mancusi)

27 giugno 2015
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LIVORNO. Colpo di scena dalla diocesi: don Valerio Barbieri non andrà più a fare il parroco a San Simone, bensì sarà co-parroco con don Matteo Gioia della parrocchia di Sant’Agostino. Ovvio che la vicenda di don Certosino (a cui doveva subentrare don Valerio) e tutte le varie polemiche che si sono create con la comunità ardenzina hanno sicuramente pesato su questa virata.

Al momento, nella chiesa guidata per anni da don Carlino, rimane don Annibale Reyes. Dalla diocesi ufficialmente spiegano così la decisione: «Il consiglio episcopale, che aiuta il vescovo nei trasferimenti dei parroci, ha ritenuto più utile dare alla parrocchia di San Simone, molto provata e scossa in questi ultimi mesi, stabilità ed equilibrio, che don Annibale, con un grande lavoro di ascolto e di servizio, è riuscito a ottenere, instaurando un rapporto davvero importante con i suoi fedeli».

«Inoltre – aggiungono - don Matteo aveva chiesto aiuto per la sua parrocchia, provato dal molto impegno che c’è da fare in una comunità così grande». Insomma, «questi due elementi hanno spinto il vescovo a muoversi in questo modo». Per don Valerio, ancora sotto i quarant’anni, livornese doc e cresciuto nella chiesa di San Matteo, è sicuramente un incarico prestigioso. Sant’Agostino, legata nella memoria allo storico parroco don Betti, è inserita nel terzo vicariato, ed è una delle parrocchie più importanti della diocesi, sia per dimensioni, sia per la zona (collocata nel cuore del quartiere Fabbricotti).

Molte le attività pastorali presenti nella chiesa di piazza Aldo Moro, dove per tradizione spicca anche un forte impegno da parte dei laici. Prima di diventare viceparroco a San Jacopo, don Valerio ha trascorso tre anni a Gerusalemme per approfondire i suoi studi biblici. Una curiosità: anche suo fratello Simone sta frequentando il seminario di Livorno per diventare sacerdote.

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E a proposito di nuove forze per il clero locale, occorre aggiungere che in cattedrale, un altro livornese, Ramon Guidetti (35 anni) è stato ordinato sacerdote per le mani di mons. Simone Giusti e nella stessa celebrazione Federico Mancusi è diventato diacono. “Dovete essere annunciatori di un cristianesimo gioioso e contagioso”, ha detto il vscovo Giusti nell'omelia.

Nato nel quartiere dei Cappuccini, Ramon – come dice il quotidiano diocesano la settimanalivorno.it - Ramon è arrivato alla scelta di fare il prete «dopo un lungo cammino, passando anche dall’esperienza del convento dei Cappuccini della Ss. Trinità». Non convinto di questa esperienza Guidetti ha cercato lavoro, trovandolo in un albergo di Firenze. Ancora insoddisfatto, arriva a capire «di voler entrare in seminario nel 2011, proprio quando gli era stata prospettata una promozione lavorativa». In questi anni, oltre allo studio, ha svolto diversi servizi sia in Caritas che nella parrocchia di San Jacopo (dove andrà a fare il viceparroco di don Ivano Costa).

 

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