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Tdt-Grimaldi, c’è la firma: il terminal passa definitivamente all’armatore napoletano

di Stefano Taglione

	Una veduta dall'alto del porto labronico (foto d'archivio)
Una veduta dall'alto del porto labronico (foto d'archivio)

L’amministratore delegato del fondo Infracapital: «Siamo lieti di annunciare la vendita di Terminal Darsena Toscana. La società è cresciuta rafforzandosi sempre più durante la nostra proprietà congiunta con InfraVia, grazie al ruolo centrale svolto da Giulio Schenone»

31 gennaio 2024
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LIVORNO. Terminal Darsena Toscana passa definitivamente a Grimaldi. Ieri pomeriggio è arrivata l’ufficialità: Infracapital (il ramo di investimenti infrastrutturali di “M&G Plc”) e “InfraVia Capital Partner” (una società francese indipendente di capitale privato), coazionisti di Gruppo investimenti portuali che fino a due giorni possedeva l’azienda livornese, hanno completato la cessione della loro partecipazione del 100% in Tdt al gruppo armatoriale napoletano. Nell’ambito dell’affare, di cui Il Tirreno ha già scritto nei mesi scorsi, esce dall’azionariato del terminal, che nel 2022 ha registrato un utile di 10.680.000 euro, anche l’imprenditore genovese Giulio Schenone, come anticipato dal nostro giornale nei giorni scorsi, amministratore delegato, nonché azionista di minoranza di Gip.

«Grande leadership»

Durante il periodo di proprietà e gestione Infracapital e InfraVia «hanno sostenuto Tdt nel consolidamento e nello sviluppo della posizione di leadership di Livorno come porto di origine e destinazione per i mercati dell'Italia centrale e nord-orientale. Ciò ha comportato il rafforzamento del team manageriale, ingenti investimenti sia in sistemi operativi che nelle attrezzature del terminal e l'avvio di un capillare programma di miglioramento delle perfomance operative. Queste iniziative hanno contribuito a dimostrare il valore intrinseco di Tdt in tempi non semplici», si legge in una nota.

Ok la “golden power”

La cessione diventa quindi ufficiale dopo l’ok dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e il nullaosta dell’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale. Mancava il Governo, che non ha esercitato la “golden power” (il potere speciale sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale ndr), dando di fatto il via libera alla chiusura dell’affare, stimato fra i 120 e i 150 milioni di euro dopo che Msc, nell’estate scorsa, era a un passo dall’acquisto e si è poi ritirata per i rilievi mossi proprio dall’Antitrust sulla concentrazione del mercato.

«Grazie a Schenone»

Infracapital e InfraVia avevano acquisito una partecipazione dell’80% nell'ambito dell’operazione di acquisizione di Gip nel febbraio 2017 e un'ulteriore partecipazione del 20% nel 2018. «Siamo lieti di annunciare la vendita di Tdt, che è cresciuta rafforzandosi sempre più durante la nostra proprietà congiunta con InfraVia – spiega Stephen Nelson, amministratore delegato di Infracapital – grazie al ruolo centrale svolto da Giulio Schenone. Insieme abbiamo lavorato con i nostri partner per creare valore attraverso il miglioramento delle prestazioni operative e posizionare Tdt come porta d'ingresso per i propri mercati di riferimento, ponendo le basi per una futura espansione a Livorno». Olivier Laroche, partner di InfraVia, si dice «orgoglioso di aver supportato Tdt e Giulio Schenone con il nostro contributo e capacità di gestione durante il nostro percorso di proprietà a fianco di Infracapital. Tdt ha conseguito una solida crescita e una buona capacità di recupero durante il recente ciclo economico, dimostrando di essere il terminal container di riferimento nel porto di Livorno e della Toscana».

Continuità aziendale

Grimaldi ha garantito, anche al presidente della Port Authority Luciano Guerrieri, la continuazione dell’attività di Gip, con la movimentazione dei container (l’armatore, anche a Livorno, è specializzato nel trasporto Ro-Ro, quello dei rotabili ndr). Terminal Darsena Toscana, quindi, nelle rassicurazione del colosso campano non cambierà la sua vocazione.  

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