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Il caso

Campobasso, madre e figlia morte intossicate: ci sono 5 indagati. I cibi della cena di Natale sotto esame

di Redazione web

	Il pronto soccorso dell'ospedale di Campobasso
Il pronto soccorso dell'ospedale di Campobasso

Iscritti sul registro medici e personale sanitario in servizio al Cardarelli di Campobasso

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CAMPOBASSO. Ci sarebbero cinque persone indagate nell'inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Campobasso sulla morte di Antonella Di Ielsi, 50 anni, e della figlia quindicenne Sara Di Vita, decedute tra la serata di sabato e la mattina di domenica all'ospedale Cardarelli in seguito a quella che viene sospettata come una gravissima forma di intossicazione alimentare.

La conferma arriva da fonti vicine alla Procura, che ha aperto un fascicolo con diverse ipotesi di reato, tra cui la più grave di omicidio colposo plurimo. Iscritti sul registro medici e personale sanitario in servizio al Cardarelli di Campobasso nei giorni durante i quali il nucleo familiare si era rivolto alle cure ospedaliere a causa di forti sintomi da intossicazione.

Nella giornata di ieri, domenica 28 dicembre, gli agenti della Squadra Mobile di Campobasso hanno effettuato un ampio sequestro di alimenti nell'abitazione di Pietracatella dove la famiglia aveva consumato i pasti natalizi. Sono stati prelevati barattoli, conserve, prodotti commestibili e scarti di alimenti recuperati anche dai rifiuti, tra cui gusci di vongole.

Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi e stanno lavorando su tutte le piste, in attesa degli esiti degli accertamenti tecnici e tossicologici. Secondo quanto si apprende la famiglia aveva mangiato anche funghi.

L'indagine, coordinata dalla Procura, si concentra non solo sull'individuazione dell'eventuale agente responsabile dell'intossicazione, ma anche sulla ricostruzione della sequenza degli eventi sanitari, compresi i primi accessi al pronto soccorso nei giorni precedenti ai decessi, già oggetto di acquisizione di cartelle cliniche e referti ospedalieri.

Intanto Gianni Di Vita, padre della ragazza e marito della donna, che aveva accusato sintomi insieme a loro, è stato trasferito all'Istituto Spallanzani.

Le sue condizioni sono giudicate stabili, ma l'uomo resta sotto stretto monitoraggio ed è sottoposto ad accertamenti specialistici.

Controlli sono stati disposti anche per la figlia maggiore, 19 anni, asintomatica, non avrebbe consumato la cena di Natale in casa.

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