Il Tirreno

La tragedia

Bambino di 9 anni morto insieme al padre in un incidente: donati gli organi

di Redazione web

	(foto d'archivio)
(foto d'archivio)

L’ospedale San Carlo di Potenza: «La famiglia ha saputo trasformare la tragedia in un gesto di straordinaria umanità, consentendo che la scomparsa del proprio figlio diventasse possibilità di vita per altri bambini e giovani pazienti in attesa di trapianto»

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POTENZA. Sono stati donati gli organi del bambino di 9 anni che è morto sabato pomeriggio, 13 dicembre, all’ospedale San Carlo di Potenza per le gravissime conseguenze di un incidente stradale in cui giovedì scorso, 11 dicembre, era già deceduto il padre del piccolo, 51 anni, a Pignola (località Pantano), nel Potentino.

L’incidente

Il bambino era giunto in ospedale in condizioni gravissime ed è stato assistito per due giorni nel reparto di terapia intensiva, ma non è stato possibile salvarlo. In mattinata è stato effettuato un delicato intervento di prelievo di organi che, con i trapianti, potranno salvare la vita o migliorare le condizioni di salute di altri bambini e adulti.

Il messaggio e la decisione

«Con profondo rispetto e sincera partecipazione al dolore vissuto» la direzione dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza ha espresso «la propria vicinanza alla mamma e all’intera famiglia, colpite da una perdita devastante», ringraziando per la scelta di donare.

«In un momento segnato da una sofferenza indicibile – ha sottolineato l’azienda San Carlo – la famiglia ha saputo trasformare la tragedia in un gesto di straordinaria umanità, consentendo che la scomparsa del proprio figlio diventasse possibilità di vita per altri bambini e giovani pazienti in attesa di trapianto».

Il direttore generale Giuseppe Spera ha ringraziato tutti i professionisti intervenuti e ha sottolineato da parte della mamma un «atto di amore immenso, capace di andare oltre una tragedia inimmaginabile e di restituire speranza e vita ad altri piccoli pazienti». Anche l’assessore alla salute della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, ha espresso riconoscenza.

«Di fronte a un dolore così grande – ha dichiarato – la scelta della mamma di autorizzare la donazione degli organi rappresenta un esempio straordinario di responsabilità e solidarietà. È un atto di civiltà che onora la memoria del bambino e che dà una possibilità concreta di vita ad altri piccoli pazienti. Alla famiglia va la vicinanza e il ringraziamento dell’intera comunità regionale. Questo episodio richiama con forza l’importanza di promuovere e sostenere la cultura della donazione di organi, soprattutto in ambito pediatrico, dove ogni gesto di generosità può fare la differenza tra la vita e la morte».

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