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Garlasco, il padre di Andrea Sempio indagato per corruzione: cosa succede adesso
Nel frattempo, gli inquirenti di Brescia si preparano ad ascoltare nei prossimi giorni Massimo Lovati, ex legale di Sempio, in qualità di persona informata sui fatti
Nuovi sviluppi nell’inchiesta sul delitto di Garlasco, il caso che dal 2007 continua a generare indagini e colpi di scena. Giuseppe Sempio, padre di Andrea – oggi nuovamente al centro delle indagini – risulta indagato per corruzione dalla procura di Brescia. La notizia è stata diffusa dal Tg1 attraverso i propri canali ufficiali.
L’ipotesi degli inquirenti
Secondo quanto emerge dalle prime ricostruzioni, Giuseppe Sempio sarebbe sospettato di aver versato tra 20 e 30 mila euro all’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, per ottenere l’archiviazione della posizione del figlio nella precedente indagine sul delitto. Le accuse rientrano nel più ampio fascicolo che vede lo stesso Venditti indagato per corruzione in atti giudiziari.
La difesa di Andrea Sempio
Gli avvocati di Andrea Sempio, Angela Taccia e Liborio Cataliotti, hanno dichiarato a Fanpage.it di aver appreso la notizia soltanto dalla stampa, precisando che il loro assistito non avrebbe ancora ricevuto comunicazioni ufficiali dalla procura.
Nuove audizioni in arrivo
Nel frattempo, gli inquirenti di Brescia si preparano ad ascoltare nei prossimi giorni Massimo Lovati, ex legale di Sempio, in qualità di persona informata sui fatti. Lovati, oggi affiancato dall’avvocato Fabrizio Gallo, potrebbe essere sentito tra venerdì 31 ottobre e lunedì 3 novembre.
Gli altri legali convocati
Oltre a Lovati, la procura potrebbe convocare anche Federico Osoldani e Simone Grassi, entrambi difensori di Andrea Sempio nel 2017. Osoldani ricopriva il ruolo principale nel collegio difensivo, mentre Grassi era consulente esterno.
I nuovi elementi
Secondo alcune fonti, durante la perquisizione del 26 settembre nell’abitazione della famiglia Sempio sarebbero emersi elementi che fanno ipotizzare un passaggio di denaro, presumibilmente orchestrato dallo stesso Giuseppe Sempio. Un dettaglio che, se confermato, potrebbe rafforzare la pista investigativa seguita dalla procura di Brescia.
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