La missione
Flotilla, Crosetto e Tajani: «Rischi drammatici se forza blocco». Gli attivisti: «Andiamo avanti»
L’opposizione chiede al governo di proteggere la missione umanitaria. Secondo la deputata Pd Corrado le imbarcazione sono a 3 giorni e mezzo di navigazione da Gaza
Se la Global Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale "si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili". È il timore espresso dal ministro della Difesa Guido Crosetto agli attivisti in navigazione verso Gaza. Crosetto ha incontrato nel pomeriggio la portavoce della delegazione italiana di Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia, e le altre esponenti del movimento Simona Moscarelli e Giorgina Levi, a seguire impegnate in incontri con i leader dei partiti di opposizione.L'incontro con Crosetto si è tenuto nel Comando della Compagnia Carabinieri Roma-San Pietro ed è stato per il ministro l'occasione per rappresentare nuovamente le preoccupazioni per una possibile forzatura di un blocco navale israeliano da parte degli attivisti.
Le parole di Crosetto
«Ho ribadito loro - ha spiegato Crosetto - l'importanza del dialogo e la necessità di evitare azioni che possano mettere a rischio qualunque vita, in primis degli attivisti italiani. È fondamentale che il loro impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali. Qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l'obiettivo di 'forzare' un dispositivo militare».
Tajani sulla stessa linea
Analoga preoccupazione è stata espressa dal ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Abbiamo sempre detto, e l'ho detto anche ieri sera alla portavoce italiana della Flotilla, che è pericoloso avvicinarsi alle acque israeliane. Non sappiamo cosa possa succedere, forzare il blocco è pericoloso».
Nessun tentennamento degli attivisti
Gli attivisti della Global Sumud Flotilla, da parte loro, non mostrano alcun tentennamento: «La missione va avanti e continua verso Gaza», ha detto Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana, intercettata dai cronisti prima di incontrare la segretaria Pd Elly Schlein nella sede del partito. Delia ha precisato che la Flotilla naviga in acque internazionali nella totale legalità. Questa è la nostra responsabilità». Schlein invita al dialogo: «Abbiamo incontrato le portavoci italiane della Flottilla.- spiega la segertaria del Pd - Le abbiamo ascoltate e nel rispetto dell'autonomia della Flottilla abbiamo ribadito il nostro supporto, così come l'auspicio che il canale di dialogo tra Flottilla e Patriarcato latino rimanga aperto per assicurare l'obiettivo di far arrivare gli aiuti a Gaza creando un corridoio umanitario permanente e tutelando l'incolumità degli attivisti a bordo. Il governo italiano faccia tutto quanto in suo potere per proteggere l'incolumità di questa missione pacifica e umanitaria.Chi sta violando il diritto internazionale è Netanyahu e non certo questi attivisti che vanno protetti da parte dei governi, anche mandando una missione di scorta europea, e chiediamo al governo italiano di farsene promotore e di agire per l'apertura di un canale umanitario permanente«. Anche dal M5S per voce del leader Giuseppe Conte c'è la richiesta di corridoi umanitari permanenti e che il governo assicuri protezione. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni (Avs) hanno incontrato le portavoci Italiane della Global Sumud Flottilla."Abbiamo ribadito - scrivono gli esponenti di Avs in una nota - il nostro pieno sostegno alla missione e alle scelte che autonomamente prenderanno. Non è la Flottilla la responsabile dei rischi di cui pure siamo consapevoli e che ovviamente ci preoccupano, ma il governo Israeliano che continua a violare sistematicamente il diritto internazionale". "Per questo rinnoviamo la richiesta al Governo italiano perché si faccia promotore di una iniziativa europea per proteggere la Flottilla e impedire che possa essere messa a rischio l'incolumità degli equipaggi protagonisti di una iniziativa pacifica e non violenta.Fermare il Genocidio e - concludono Bonelli e Fratoianni - aprire stabili corridoi umanitari che rompano il blocco illegale di Israele resta l'assoluta priorità in questo momento».
Per Bonelli «"le imbarcazioni della Flotilla sono pacifiche, trasportano aiuti umanitari e in alcun modo rappresentano una minaccia per nessuno. Al governo italiano chiediamo di attivarsi affinché siano aperti corridoi umanitari».La richiesta del segretario di +Europa, Riccardo Magi è: «Netanyahu non commetta ulteriori crimini e garantisca un corridoio umanitario per il passaggio di Flotilla». L'europarlamentare del Pd Annalisa Corrado, in diretta su Istagram dalla Global Sumud Flotilla intanto ha fatto sapere «siamo a 350 miglia da Gaza a 3 giorni e mezzo/4 di navigazione».