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Fulmini, come proteggersi? La posizione di sicurezza, i rifugi migliori e gli oggetti da cui stare lontani


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La guida per mettersi al sicuro

Le modalità con cui una persona può essere colpita sono diverse. La più rara, ma anche la più pericolosa, è l’impatto diretto: il fulmine colpisce il corpo umano senza alcuna intermediazione, solitamente in spazi aperti

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I fulmini sono tra i fenomeni naturali più affascinanti e, al tempo stesso, più pericolosi che si possano osservare durante un temporale. Dietro la loro spettacolarità, infatti, si nasconde un rischio concreto per la sicurezza delle persone, soprattutto in contesti all’aperto o non adeguatamente protetti. Nonostante la probabilità di essere colpiti da una scarica elettrica sia piuttosto bassa, sottovalutare il pericolo può avere conseguenze gravi. Ecco perché è essenziale conoscere le buone pratiche da seguire in caso di temporale.

Cos’è un fulmine

Un fulmine è una scarica elettrica di grande potenza che si genera tra due corpi con differente potenziale elettrico. Una volta innescata, l’elettricità si propaga rapidamente e, a causa della sua intensità — che può superare i 200 kiloampere — può provocare lesioni gravissime o risultare addirittura letale. È proprio questa forza sprigionata in pochi istanti a rendere i fulmini così temuti.

Modi di colpire

Le modalità con cui una persona può essere colpita sono diverse. La più rara, ma anche la più pericolosa, è l’impatto diretto: il fulmine colpisce il corpo umano senza alcuna intermediazione, solitamente in spazi aperti. Più frequente, invece, è l’effetto laterale: la scarica colpisce un oggetto vicino, come un albero, e parte dell’energia si trasferisce a chi si trova nelle vicinanze. Ancora più comune è la conduzione dal terreno, quando l’energia si propaga lungo il suolo dopo aver colpito un punto elevato. Infine, ci sono i cosiddetti “effetti conduttivi”, in cui l’elettricità viaggia lungo superfici metalliche come recinzioni, cavi o condutture, colpendo chi è in contatto con esse anche a distanza dal punto di impatto.

Segnali di pericolo

Secondo gli esperti, le condizioni ideali per la formazione dei fulmini sono quelle legate ai cumulonembi, le classiche nubi da temporale. Riconoscere in tempo i segnali che precedono un evento può rivelarsi fondamentale. Tra i principali indizi, il rapido oscurarsi del cielo, l’aumento del vento, i lampi visibili all’orizzonte e, in alcuni casi, un particolare odore di ozono nell’aria o la sensazione di capelli che si drizzano, segnale di un’intensificazione della carica elettrostatica.

All’aperto attenzione

La maggior parte degli incidenti avviene all’aperto. In montagna, in spiaggia, nei campi sportivi o nei pressi di specchi d’acqua, il rischio aumenta considerevolmente. Chi si trova fuori casa durante un temporale dovrebbe allontanarsi immediatamente da strutture elevate come alberi isolati, tralicci, antenne o pali. È sconsigliato cercare riparo sotto tettoie, balconi o campanili, così come restare in contatto con oggetti metallici, anche di piccole dimensioni. I dispositivi elettronici andrebbero evitati, specialmente se non necessari. Gioielli, chiavi, biciclette, canne da pesca o ombrelloni possono aumentare la pericolosità della situazione.

Rifugio in auto

Un rifugio sicuro, in mancanza di edifici, è l’abitacolo di un’automobile con il tetto in metallo, purché finestre e portiere siano chiuse. L’auto agisce come una gabbia di Faraday, proteggendo chi è al suo interno. Se non è possibile trovare riparo, il consiglio è di adottare una posizione di sicurezza: accovacciarsi a terra con i piedi uniti, le ginocchia piegate e la testa abbassata, riducendo il più possibile il contatto con il terreno. È fondamentale non sdraiarsi e non restare in piedi con le gambe divaricate. In caso si sia in gruppo, è importante mantenere una certa distanza tra le persone, per evitare che una scarica possa propagarsi da un individuo all’altro.

Temporale in montagna

La montagna è tra gli ambienti più esposti al rischio di fulminazione. Durante un temporale è importante abbandonare le vette e scendere rapidamente di quota, evitando crinali, creste e pareti rocciose. Se si riesce a trovare una grotta, è bene posizionarsi lontano sia dall’ingresso che dalle pareti. Vanno evitati i percorsi attrezzati con funi o scale metalliche, e bisogna liberarsi di qualsiasi attrezzo conduttore come piccozze o bastoncini da trekking. In mancanza di un rifugio, si torna alla posizione di sicurezza da mantenere fino al cessare dell’attività elettrica.

Pericolo vicino acqua

Anche chi si trova al mare o in prossimità di un lago deve uscire immediatamente dall’acqua e allontanarsi dalla riva. Le spiagge, essendo spazi aperti, offrono poca protezione. Ombrelloni, sedie in metallo o altri oggetti appuntiti vanno abbandonati. Se si è in barca, è preferibile andare sottocoperta e mettere in sicurezza il timone.

Temporale in campeggio

In campeggio, il rifugio migliore resta una struttura in muratura o, in alternativa, un camper. Chi è costretto a restare in tenda dovrebbe evitare ogni contatto con le pareti e con oggetti metallici collegati alla corrente. In presenza di apparecchi elettrici, è opportuno scollegarli dalla rete e isolarsi dal terreno con materiali asciutti, come tappetini o indumenti.

Sicurezza in casa

Anche all’interno di una casa il rischio, seppur notevolmente ridotto, non è nullo. Durante un temporale è buona prassi non utilizzare il telefono fisso, non toccare elettrodomestici, caloriferi, tubature o rubinetti. Le finestre dovrebbero rimanere chiuse e le attività che implicano l’uso dell’acqua – come fare la doccia, il bagno o lavare i piatti – andrebbero rimandate.

Cosa fare subito

Se una persona nelle vicinanze viene colpita da un fulmine, è fondamentale agire tempestivamente. Dopo aver contattato i soccorsi, si può intervenire solo se si è in sicurezza, provando a rianimare la vittima tramite ventilazione o massaggio cardiaco. Contrariamente a quanto si possa pensare, chi è stato colpito non è più elettricamente carico e può essere toccato senza rischi. 

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