Selvaggia Lucarelli guadagna un milione di euro solo con la sua newsletter: le ragioni del successo
Con “Vale Tutto”, Selvaggia Lucarelli è entrata nell’élite mondiale di Substack. Il segreto? Un mix di esperienza digitale, personal branding e contenuti a pagamento
Guadagnare un milione di euro con una newsletter. Non è un risultato alla portata di tutti, tutt’altro, eppure qui in Italia c’è chi è riuscita a raggiungerlo. SI tratta di Selvaggia Lucarelli, che ha fatto un salto che pochi in Italia sono riusciti a fare con tanto successo. La sua newsletter su Substack, “Vale Tutto”, è diventata in breve tempo la più remunerativa nella categoria “Cultura” sulla piattaforma a livello globale, superando i 144.000 iscritti totali e generando, secondo alcune stime, oltre un milione di euro lordi all’anno.
A raccontarlo è un’analisi pubblicata da Andrea Girolami sulla newsletter “Scrolling Infinito”, che ricostruisce le tappe e i numeri del successo del progetto editoriale di Lucarelli.
Un successo costruito negli anni e che rompe con l’editoria tradizionale
Lucarelli non ha improvvisato nulla. Già nota per la sua lunga carriera da opinionista, blogger e autrice, e con la spinta decisiva in termini di notorietà dovuta alla televisione, ha scelto di puntare su un modello diretto al pubblico, senza intermediari, in cui il lettore paga per contenuti esclusivi. La formula è semplice: 7 euro al mese o 70 euro l’anno per accedere a post, podcast, sconti su corsi online e un legame più diretto con l’autrice.
Ma dietro il boom non c’è solo la notorietà: “I guadagni con la newsletter arrivano dopo 23 anni di lavoro online”, dice Lucarelli a Girolami, ricordando il suo storico blog “Stanza Selvaggia” aperto nei primi anni 2000. Il salto a Substack è stato quindi il compimento naturale di un percorso digitale coerente.
Come si arriva a guadagnare un milione di euro
Secondo i dati ufficiali della piattaforma, elaborati nella sua analisi da Girolami, la newsletter di Lucarelli conta “decine di migliaia di abbonati a pagamento”. Nei suoi calcoli anche con una stima conservativa di 15.000 iscritti paganti (divisi tra abbonamenti mensili e annuali), le entrate lorde supererebbero il milione di euro, con un netto stimato intorno ai 976.000 euro annui, tolte le commissioni e l’IVA.
“La mia conversione degli iscritti a pagamento è molto superiore al 10%”, conferma Lucarelli a Girolami, pur senza divulgare cifre esatte. Un risultato che la posiziona tra i top creator mondiali di Substack, dove – secondo i fondatori – oltre 50 persone guadagnano più di un milione di dollari l’anno.
Un progetto imprenditoriale nuovo per l’editoria italiana
Il progetto si è strutturato anche dal punto di vista imprenditoriale: “Vale Tutto è l’asset principale della mia nuova società Boutade”, racconta Lucarelli. Creata insieme al compagno Lorenzo Biagiarelli, la società punta a estendere il brand della newsletter ad altre attività: podcast, corsi online, documentari – il primo dei quali verrà lanciato in anteprima per gli abbonati a inizio agosto.
Lucarelli, che rifiuta l’etichetta di “giornalista” e preferisce quella di “creator”, sottolinea: “Siamo nell’epoca del personal brand che si espande e arriva al giornalismo. I giornali dovrebbero valorizzare di più le firme riconoscibili”.
In un settore in crisi, Lucarelli ha trovato una formula vincente che unisce autorevolezza, identità e indipendenza economica. Come scrive Girolami nella sua analisi: “L’arrivo di un personaggio così popolare, con un prodotto così efficace, ha fatto conoscere le newsletter a un pubblico nuovo e numeroso. L’alta marea solleva tutte le barche.”