Il Tirreno

La sentenza

Ginnastica ritmica, ammonizione per l’allenatrice Maccarani dopo le accuse di abusi delle ex allieve

Ginnastica ritmica, ammonizione per l’allenatrice Maccarani dopo le accuse di abusi delle ex allieve

È la sanzione del collegio del Tribunale federale. Assolta la sua vice, Olga Tishina. Le parole dell’allenatrice dopo la sentenza: “Questa ferita mi rimarrà per tutta la vita”

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Un'ammonizione per “aver pronunciato in più occasioni espressioni inadeguate nel corso degli allenamenti”. È questa la sanzione del collegio del Tribunale federale, composto dal presidente Marco Leoni e dagli avvocati Daniela Corengia e Antonio Cippone che, dopo essersi riunito in camera di consiglio per circa due ore e mezza, ha emesso il suo verdetto chiudendo così la vicenda sportiva che vedeva l'allenatrice delle "Farfalle" azzurre ed ex direttrice dell'Accademia federale di Desio, accusata da alcune ex allieve di abusi e violenze psicofisiche. Il Collegio si è riservato il deposito delle motivazioni entro 10 giorni. "Sono stati 11 mesi estremamente difficili per quel che riguarda la mia persona e la mia figura professionale. Questa ferita mi rimarrà per tutta la vita", le parole di Emanuela Maccarani pronunciate subito dopo la sentenza che ha inoltre ricordato come "la mia coscienza è tranquilla al punto che mi ha permesso di lavorare in questi mesi".

Accolte così le richieste della Procura Federale, composta dal presidente Michele Rossetti, dai procuratori aggiunti Lorenza Mel e Giorgio Papotti e da Livia Rossi, procuratore nazionale presso la Procura Generale dello Sport del Coni, che aveva chiesto proprio l'ammonizione - che consiste in una nota di sollecito scritto a non incorrere, in futuro, in errori così come sono avvenuti - per Emanuela Maccarani e l'assoluzione per la sua vice, Olga Tishina, anche questa confermata, durante l'ultima udienza del processo sportivo che si è tenuta al al Roma Lifestyle hotel.

Prima della sentenza uno dei legali della difesa, Avilio Presutti, aveva messo in guardia dal rischio di "avere una condanna senza colpa. Penso che Maccarani meriti una medaglia per non aver abbandonato Basta" per la quale "era come una seconda madre". Durante il suo intervento, invece, era stato il presidente della Procura Federale, Michele Rossetti a sottolineare come, dall'esame delle carte, non era emersa prova di "un comportamento intenzionalmente o eccessivamente vessatorio nei confronti delle ginnaste".

Secondo Rossetti la colpa a carico di Maccarani, in particolare verso Anna Basta, atleta allenata dalla dt della Nazionale di ginnastica ritmica, era stata quella "di eccesso di affetto nei confronti della Basta. Si è trattato di generosità nei confronti della Basta per renderla performante per farla partecipare alle Olimpiadi", comportamento che ha però determinato "un disagio che non mettiamo in dubbio", ha concluso Rossetti.

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