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Palestra cambia gestione: perché la clausola 13 del contratto fa tremare i vecchi clienti GimFive

di Maurizio Caldarelli
Palestra cambia gestione: perché la clausola 13 del contratto fa tremare i vecchi clienti GimFive

Vi sono indicati i casi in cui non sussiste il diritto al rimborso delle quote. La posizione di GreenTheory

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GROSSETO. “Per motivi di forza maggiore e non dipendenti dalla propria volontà, la società potrà trasferire la sede dell’attività e/o cessare la stessa, senza che sorga alcun diritto al rimborso, integrale o parziale, per il tesserato delle quote già versate fino a quel momento”.

La clausola 13

Nei contratti sottoscritti dagli utenti con la GimFive, oltre alle condizioni generali scaricabili dal sito GimFive, si trova questa clausola, la numero 13, che fa riflettere e anche tremare i frequentatori della palestra Gimfive di via Aurelia Nord a Grosseto (ma non solo loro). A trovarla è stata l’associazione Federconsumatori che sta tutelando gli utenti dopo l’improvviso cambio di gestione avvenuto da lunedì 20 ottobre.

Federconsumatori

Tra le righe del contratto analizzato dai consulenti di Federconsumatori, si parla di eventuali penali che l’utente tesserato GimFive potrebbe corrispondere per eventuali mancanze o ritardi nei pagamenti (c’è anche la possibilità di non poter più accedere alla palestra), ma anche l’assicurazione per la responsabilità civile della società: si specifica che il contratto di assicurazione civile copre solo gli eventuali danni a persone o cose cagionati per colpa diretta della società. «Resta da capire l’effettiva validità di tale clausola – dicono le consulenti della Federconsumatori Grosseto – soprattutto in assenza di comunicazioni chiare avvenute prima del subentro e alla luce del comportamento tenuto dalla società: sollecitare rinnovi fino all’ultimo giorno pur sapendo di cessare l’attività e che non avrebbe riconosciuto alcun rimborso». «Le condizioni generali non possono andare contro principi di buona fede e correttezza commerciale – rimarcano le consulenti – Se chi gestisce la palestra invita clienti a sottoscrivere abbonamenti annuali o addirittura di 15 mesi, ben sapendo di cessare l’attività o trasferirla senza un effettivo rimborso, ci sono evidenti profili di scorrettezza che meriterebbero attenzione da parte delle autorità di vigilanza, come l’Agcm, il garante della correttezza e del mercato».

Il modus operandi

Quella della clausola numero 13 è la novità maggiore, che è stato possibile appurare visionando i contratti, ma in questi giorni sono arrivate anche conferme sul modus operandi della GimFive. Dai telefoni delle persone che si sono rivolte ai legali di Federconsumatori sono spuntati alcuni sms o messaggi whatsapp. “Ultimo treno! 12 Mesi in GimFive + 3 mesi in regalo a soli €199! Acquista in palestra o rispondi “ok”. Ultime 50 card entro Mer 17 Set (o “stop sms”)”. Questo ad esempio il messaggio promozionale inviato un mese prima del cambio di gestione ad alcuni clienti della palestra GimFive – gestita dalla Fly, la società con sede legale a Modena, di cui è presidente Stefano Gambaccini, toscano di Pontedera. Come è stato evidenziato subito dopo il fattaccio, la vecchia gestione ha continuato a proporre e sollecitare nuovi abbonamenti anche nei giorni precedenti l’arrivo di GreenTheory, addirittura 24 ore prima.

La posizione di GreenTheory

GreenTheory, contattata da Federconsumatori Grosseto ha dichiarato di non sapere nulla degli abbonamenti last minute e continua a richiedere la sottoscrizione di un nuovo abbonamento. Solitamente da 3 a 10 mesi (anche in tre rate), da aggiungere a tutto l’abbonamento già sottoscritto con GimFive, o a parte di esso. Solo così si può praticamente entrare in palestra e usufruire dei nuovi macchinari e di tutti i servizi: docce, nuovi macchinari, fitness bar, sauna e via dicendo. «In pratica – sottolineano le consulenti dell’associazione di consumatori presieduta da Giorgio Romualdi – i mesi pagati con GimFive non vengono rimborsati, ma si propone, con un sistema di “rottamazione”, di utilizzarli come parziale credito per sottoscrivere l’abbonamento con la nuova gestione».

In pratica, chi firmerà un abbonamento trimestrale nuovo potrà vedersi riconosciuti sei mesi del vecchio contratto; con un acquisto di dieci mesi, invece, il bonus sarà ovviamente più ampio. «Nessuno perderà niente», ha garantito al Tirreno, fin dal primo giorno di apertura, l’amministratore delegato della Green Theory, Francesco Caruso. 

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