Grosseto, 1500 famiglie tre giorni senz’acqua: «Valutiamo vie legali contro AdF»
Rotture ripetute mandano il paese in tilt. Gli abitanti: «Rete colabrodo». L’azienda interviene: «Al via nel 2026 un lavoro di bonifica complesso»
ROSELLE. Circa 1500 famiglie di Roselle sono rimaste tre giorni praticamente senz’acqua per colpa di tre rotture lungo la rete idrica. I problemi sono stati enormi per le famiglie e le attività commerciali. La popolazione è delusa, amareggiata. Non è la prima volta che succede, anzi. Negli anni abbiamo già avuto tanti problemi, ora basta. Stiamo valutando di intraprendere un’azione legale con un’associazione consumatori contro Acquedotto del Fiora», dicono gli abitanti dopo che i rubinetti hanno lasciato a secco per l’ennesima volta il centro abitato senza autobotti per i primi due giorni.
«Lunedì mattina - raccontano - abbiamo iniziato ad avere problemi con l’acqua. In alcuni momenti AdF ha restituito il flusso che però veniva pochissimo. Eravamo in difficoltà. Martedì mattina l’acqua è tornata ma in giornata è andata via di nuovo per poi tornare alle una della notte tra martedì e mercoledì». Ciliegina sulla torta, il terzo giorno (mercoledì) è di nuovo andata via.
AdF ha comunicato i disservizi nel suo canale WhatsApp. Il flusso idrico è tornato a notte fonda. I rosellani sono stanchi. «Comprendiamo che siano stati guasti improvvisi e non preventivabili, ma il problema è a monte. Non possiamo ogni volta ridurci così per un servizio essenziale. L’acquedotto è un colabrodo, l’azienda deve intervenire in maniera definitiva».
AdF: tre rotture
Contattato dal Tirreno, AdF fa il punto sugli «interventi urgenti» nella rete idrica nella zona di Roselle. Lunedì - conferma l’azienda - «in strada dei Laghi si è verificata una rottura improvvisa in un punto della condotta che ha richiesto lavori di ripristino molto lunghi e complessi, portati avanti nella notte. Ad acqua riaperta e flusso idrico ripristinato alle utenze, nel pomeriggio successivo (martedì, ndr) si è verificata una seconda rottura. Per consentire l’intervento dei tecnici di AdF e del personale delle ditte specializzate, è stato necessario chiudere di nuovo il flusso idrico: anche in questo caso, a causa dell’ubicazione del guasto, i lavori sono stati complessi e si sono conclusi in nottata. Mercoledì si è innescata una terza rottura», per il ripristino della quale AdF si è messa al lavoro. L’intervento non poteva essere effettuato ad acqua aperta, pertanto è stato necessario chiudere il flusso alle utenze in strada dei Laghi, via Batignanese, via Rosellana, strada degli Aiali, via del Commendone, via Genova, strada dello Sbirro, località Vallerotana, Roselle, strada di Brancaleta, ospedale Misericordia, via Senese, strada del Bottegone, via dell’Ortolano. Stavolta è stato attivato «un servizio di approvvigionamento alternativo con autobotte in stazionamento a partire dalle ore 18 presso il parcheggio del campo sportivo di Roselle». L’azienda ha fatto sapere che il flusso idrico sarebbe tornato regolare, salvo imprevisti, alle 21 di mercoledì. L’orario è stato in realtà un po’ successivo: l’acqua è tornata a notte inoltrata. In ogni modo è tornata. E ieri - giovedì - i problemi parevano superati.
Tra le zone citate da AdF c’è stata anche quella dell’ospedale Misericordia che però - fanno sapere dall’Asl Toscana sud est - «non ha registrato problemi» grazie ai propri serbatoi.
«Lavori al via nel 2026»
L’acqua è un bene fondamentale e i cittadini stavolta sono arrabbiati. Quanto successo non è stato un disservizio semplice, tanto che l’azienda stessa non minimizza, anzi annuncia interventi. Sulla condotta idrica in strada dei Laghi, spiega AdF al Tirreno, «sono stati effettuati interventi di distrettualizzazione e installati valvole e misuratori a tecnologia avanzata grazie a cui è stato possibile effettuare un monitoraggio costante della tubazione, dei suoi tratti più fragili e delle variazioni delle pressione a cui è soggetta, dando modo ad AdF di progettare un intervento di bonifica molto complesso, data la lunghezza della tubazione e la sua ubicazione in una zona prevalentemente rurale. Il progetto è in una fase avanzata del punto di vista dell’iter autorizzativo. Si stima che una prima tranche di lavori potrà iniziare nel corso del 2026».
Sos sicurezza
Ma la rete idrica non è l’unico problema, nella frazione. Sulla strada principale (via Rosellana) le macchine sfrecciano fin troppo spesso, mentre il rilevatore di velocità è in tilt. «A volte funziona a volte no, da molti anni», dicono gli abitanti. Ad oggi siamo nuovamente nella fase "down": andando sul posto constatiamo che il display è in effetti spento. Il limite è 50 km/h ma quasi sempre i veicoli lo superano con ogni evidenza in maniera netta. La strada è pericolosa per più motivo (non solo per la velocità) e due giorni fa c’è stato l’ultimo incidente all’incrocio con via del Molino Vecchio. Due macchine con 3 passeggeri (di cui un bambino) si sono scontrate. Per fortuna nulla di grave, ma il problema della sicurezza si ripropone. «Chi esce da via del Molino vecchio con l’auto e si affaccia in via Rosellana - spiega Gerardo Rosolia, una delle anime del comitato New Roselle che da tempo porta avanti le istanze della frazione - si trova praticamente con il "muso" in salita. Quello è uno dei punti più pericolosi del centro abitato per colpa della conformazione della strada, della scarsa visibilità all’incrocio e perché nel rettilineo tante macchine (anche se questo potrebbe non essere il caso) corrono parecchio». Servono i deterrenti di velocità da tempo chiesti e mai arrivati. I mesi scorsi gli abitanti hanno consegnato oltre 800 firme alla prefetta. Qual è la situazione ad oggi? I rottami dei veicoli (auto e scooter) segnalati dagli abitanti «sono stati tutti rimossi dando dignità al quartiere - spiegano loro - Così come sono stati rimossi 2 bomboloni del gas presenti nella parco/pineta dietro via del Mulino Vecchio. Sono stati installati solo alcuni secchi della spazzatura nella pista ciclabile a nord di Roselle e negli ultimi mesi si è vista aumentata la presenza delle forze dell’ordine con maggior controllo. Restano vari punti da risolvere come la riqualificazione dell’area del Poggio, l’installazione di dossi per rallentare la velocità in via Batignanese e in via Rosellana, promessi in sede di confronto con il sindaco; la messa in sicurezza con barriere che rallentano l’inserimento dei pedoni e dei ciclisti in via Senese, via Rosellana e via Batignanese. E poi la sistematica carenza d’acqua dovuta a ripetuti guasti dell’acquedotto. Confidiamo negli enti, nel sindaco e negli assessori che ci stanno dando una mano affinché nei prossimi mesi siano risolte le altre criticità che affliggono la frazione».
