Il Tirreno

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Giovani talenti

Grosseto, campionessa italiana di pole dance a 9 anni sogna già il titolo mondiale

di Matteo Scardigli

	Andrea Barbieri con la coach Martina Tavanti, a dx sul podio di Roma
Andrea Barbieri con la coach Martina Tavanti, a dx sul podio di Roma

L’inarrestabile Andrea Barbieri dopo Dilettando è in cerca di uno sponsor. La mamma: «Sarebbe bellissimo fare questa esperienza»

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GROSSETO. Chi ha visto la finalissima dell’ultimo Dilettando ha assistito al trionfo di quel concentrato di grinta che è Andrea Barbieri: 9 anni e un talento innato che fa il paio con una disciplina inossidabile. È così che la piccola atleta si è aggiudicata il primo posto nello storico format televisivo ideato e condotto da Carlo Sestini che da oltre vent’anni porta sul palco arte, creatività e divertimento in chiave amatoriale, ed è così che ha conquistato oggi il titolo di campionessa italiana: il secondo, consecutivo; sognando i Mondiali.

La pole dance è un misto di danza e ginnastica con la pertica: una forma di performance art e sport che si basa sull’esecuzione di figure atletiche perché richiede coordinazione motoria, flessibilità articolare, forza fisica e resistenza muscolare; oltre alla già citata agilità. Tutte a un livello significativo. E Barbieri, racconta la madre Nadia Torcolacci, l’ha scoperta circa due anni e mezzo fa; per caso, come si dice in questi casi: «Andrea è sempre in movimento ed è sempre stata attratta da un certo tipo di attività. Così un giorno siamo entrate in palestra, è salita sul palo e in pratica non ne è più scesa. E ci ha fatto salire anche me».

La palestra è la Beta-Flag workout&beauty di Riccardo Fuligni, la sua allenatrice è Martina Tavanti. Ed è subito spettacolo, e insieme arrivano i premi. «A quell’età le avversarie non sono molte: sei o sette, in genere, ma lei le sbaraglia ogni volta. La sua arma in più è la volontà di vincere. Guardate la semifinale, di Dilettando, a Castel del Piano, quando è caduta: si è rialzata ed è ripartita come prima e più di prima», spiega la madre. Ora, in questi casi c’è sempre il timore dei cosiddetti genitori elicottero: quelli che "sorvolano" e sorvegliano i figli, che decidono per loro ogni cosa e che li spingono in direzioni dove talvolta non vogliono andare; quelli che vivono attraverso di loro i propri sogni mai realizzati, insomma.

Tutto il contrario: «È Andrea che trascina noi dove vuole lei ed è sempre lei a curare ogni dettaglio delle sue performance, dalle coreografie alla scelta della base musicale (va bene quasi di ogni genere, basta che sia ritmata)», garantisce Torcolacci. Disciplina, si diceva, per sé e per gli altri. È così che si è presa il primo posto al Pole Revolution Championship di Roma e che ora punta ai Mondiali. Ma c’è un problema che neanche la sua disciplina può risolvere: i Mondiali sono in Sud Africa e servono i soldi per andarci. Ed ecco che la madre, anche a nome del compagno Donatello (e del figlioletto Gianluca) lancia l’appello per trovare uno sponsor: «Magari, per Andrea sarebbe bellissimo poter fare questa esperienza». Vada come vada, il cammino della giovanissima supercampionessa è già tracciato: intanto c’è il Pole Earth a Torino «e poi, nel futuro, una palestra tutta sua in cui insegnare; pole dance, ovviamente. Ma solo il pomeriggio, ché la mattina vuole insegnare a scuola», conclude infine Torcolacci.

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